Archivio di Stato di Bassano:
«Vi spiego perché va salvato»

Martedì 28 Giugno 2016 di Elena Ferrarese
Archivio di Stato di Bassano

BASSANO - Fuori dall’Archivio di Stato di via Beata Giovanna 58 sventola un grande manifesto dove si invita ad entrare e a firmare l’appello per salvare la sezione d’Archivio di Stato di Bassano dalla chiusura. Parlando con la responsabile di sede, la signora Lucia Marta Fiorita, si capisce chiaramente che i motivi della richiesta di appello per mantenere la sezione al suo posto non sono certo di natura campanilistica o di comodo. 

CHE NE PENSATE? LA VOCE DEI CITTADINI - VIDEO

“Intanto questo è un gioiello, è uno degli archivi più funzionali - spiega Fiorita - dotato di tutte le attrezzature e le soluzioni edilizie e tecnologiche di una archivistica avanzata. Con costi di gestione molto contenuti. Poi i preziosi documenti che conserva sono utili non solo ai ricercatori: qui riceviamo spesso, ad esempio, studenti che vengono a fare pratica con la catalogazione, architetti che devono ritrovare particelle catastali, avvocati che devono verificare terreni o edifici ereditati. Addirittura persone che vogliono solo risalire al proprio albero genealogico per informazione personale o per consolidare la propria cittadinanza. Ma ci sono anche stagisti ai quali non facciamo fare fotocopie, ma diamo progetti concreti da portare avanti, per imparare e per l’utilità pubblica”.

“C’è un giro importante di frequentatori - continua la responsabile di sede - che, tra l’altro, in sole quattro persone addette all’archivio facciamo fatica a gestire. Per fortuna abbiamo l’aiuto di diversi volontari che danno gratuitamente il loro contributo, dedicando il loro tempo libero ad attività che ci possono essere utili, in base alle loro competenze. Solo quest’anno abbiamo ospitato 15 scolaresche e abbiamo organizzato bellissimi eventi, molto partecipati, in collaborazione ad esempio con i conservatori di musica di Trento e di Vicenza”.
 


 

Ultimo aggiornamento: 1 Luglio, 08:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA