Vaticano e Israele ai ferri corti: «Siamo sconvolti» per i proclami «antisemiti» ascoltati a San Pietro

Cosa è accaduto di tanto esplosivo?

Lunedì 13 Maggio 2024
la basilica di san Pietro

A San Pietro è stata organizzata una manifestazione internazionale sulla fraternità in cui è stato dato spazio a proclami «antisemiti». L'Ambasciata di Israele in Vaticano è intervenuta con un durissimo comunicato diffuso dall'Ansa nella serata di ieri: «Siamo sconvolti».

E' l'ennesimo incidente diplomatico che rende ancora più teso il clima con la Santa Sede. In questi sei mesi di guerra a Gaza diversi passaggi hanno fatto affiorare una grande tensione. 

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«L'Ambasciata d'Israele presso la Santa Sede è indignata e sconvolta dopo aver appreso che l'11 maggio, a conclusione dell'Incontro mondiale sulla fraternità umana svoltosi nell'atrio della Basilica di San Pietro, il luogo è stato contaminato da un flagrante discorso antisemita. In un contesto in cui lo scopo era, presumibilmente, quello di parlare di pace per creare un mondo più umano, è stato consentito che si tenesse un discorso di propaganda pieno di menzogne». Il testo prosegue: «Parlare di pulizia etnica a Gaza mentre Israele permette quotidianamente che grandi quantità di aiuti umani entrino a Gaza è orwelliano. Ci si rammarica, inoltre, che un simile discorso sia stato pronunciato senza che nessuno sentisse il dovere morale di intervenire per fermare questa vergogna. Questo episodio è l'ennesimo segno di quanto l'antisemitismo e il pregiudizio nei confronti degli ebrei siano ancora molto vivi» si legge nel comunicato al quale ha fatto seguito, più tardi, una dichiarazione dell'ambasciatore israeliano in Vaticano Raphael Schulz.

 «Penso che questo episodio non dovrebbe avere alcuna influenza sulle relazioni bilaterali perché la vergognosa dichiarazione non è stata fatta dal Vaticano o per conto del Vaticano. Tuttavia mi aspetto che il Vaticano faccia uno sforzo per evitare che le sue buone intenzioni e la sua ospitalità vengano abusate da altri, come è accaduto in questo caso. Comprendendo che evitare ermeticamente tali abusi potrebbe essere complicato, mi aspetterei che il Vaticano ne prendesse le distanze in modo forte e chiaro». Ha dicharato l'ambasciatore Schutz,

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Cosa è accaduto di tanto esplosivo? La sera prima nell'atrio della basilica, alla presenza di diverse personalità tra cui il sindaco di Roma e alcuni prelati dopo l'esibizione al pianoforte di Allevi e del cantante country Gart Brooks è salita sul palco il Premio Nobel per la Pace del 2011, la yemenita Karman Tawakkol, giornalista e attivista politica che ha denunciato la “pulizia etnica e di genocidio a Gaza”. La conduttrice dello spettacolo, Eleonora Daniele, ha lasciato che terminasse il lungo e appassionato intervento. «Bisogna fare in modo di portare l'America dalla parte giusta della storia e impedire che venda armi ai regimi o alle occupazioni che uccidono donne e bambini. Non dovrebbero stabilire alleanze con dittatori o coloro che sono colpevoli di occupazioni». E ancora. «Esattamente è quello che sta accadendo in Palestina, dove le donne pagano un prezzo altissimo, enorme e di fronte a tutto il mondo. Anche se il mondo ora tace di fronte al genocidio e alla pulizia etnica e a quello che sta accadendo al popolo palestinese a Gaza». Tawakkol è stata interrotta da lunghi applausi e così ha ripreso. «Perchè si uccidono le donne a Gaza ogni giorno, vengono uccise ogni giorno».

L'attivista ha poi ringraziato per l'iniziativa organizzata dalla Fondazione Fratelli Tutti diretta dal cardinale Gambetti aggiungendo anche di essersi commossa tanto quando il giorno prima ha ascoltato, proprio davanti al suo albergo a Roma, un gruppo di universitari che manifestavano per la Palestina e urlavano “Free Palestine”. «Questa a mio parere è una vittoria per tutti, non solo per il popolo palestinese. Dovete battervi contro i vostri governi e dire di porre fine alla guerra, di non vendere le armi che uccidono le donne nel mio paese e nella mia regione. Gli studenti che stanno manifestando in America si battono non solo contro il genocidio a Gaza ma si sacrificano per cercare di far in modo che l'America venga portata sul lato giusto della storia».

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Nel frattempo il Vaticano ha diffuso l’audience ottenuta dallo show organizzato dalla Fondazione Fratelli Tutti a San Pietro pari a 6.240.771 visualizzazioni. Be Human, il World meeting on Human Fraternity, ha sottolineato in una nota vaticana sempre diffusa dall'Ansa - ha attirato l’attenzione da tutto il mondo. Così 475 post sui canali della Fondazione Fratelli Tutti, promotrice dell’evento, hanno fatto registrare il record di contatti superando quota 6 milioni. L’appuntamento era stato aperto dal Segretario di Stato Vaticano cardinale Pietro Parolin al Palazzo della Cancelleria venerdì mattina alla presenza del presidente della Fondazione Fratelli Tutti cardinale Mauro Gambetti. Lì erano riuniti oltre diversi premi Nobel e ong. Il sabato pomeriggio aveva partecipato anche Papa Francesco con 130 bambini. Il lavoro, coordinato dal segretario generale della Fondazione padre Francesco Occhetta, ha l'obiettivo di arrivare durante il Giubileo 12-13 settembre 2025)a scrivere una Carta dell’Umano che superi e aggiorni la Carta dei diritti dell’uomo.

Ultimo aggiornamento: 14 Maggio, 08:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA