Allarme dell'Onu sulle risorse idriche nel mondo, 2,2 miliardi di persone non hanno accesso all'acqua potabile

Anche Papa Francesco ha denunciato il rischio di guerre mondiali per il controllo dell'acqua

Venerdì 22 Marzo 2024 di Franca Giansoldati
Allarme dell'Onu sulle risorse idriche nel mondo, 2,2 miliardi di persone non hanno accesso all'acqua potabile

L'acqua è l'elemento essenziale per eccellenza: in Occidente è alla portata di tutti i cittadini senza limitazioni e si dà per scontato, mentre in altre zone del mondo resta fonte di privazioni, sofferenze e persino di guerre per il controllo idrico.

Secondo il nuovo World Water Report delle Nazioni Unite, circa 2,2 miliardi di persone non hanno accesso all'acqua potabile pulita. Circa 3,5 miliardi devono fare a meno dei servizi igienico-sanitari di base. Nel rapporto appena pubblicato l'Onu chiede che tutte le persone in tutto il mondo possano avere accesso all'acqua pulita e ai servizi igienico-sanitari entro il 2030. La maggior parte delle persone colpite da questa carenza vive nelle regioni rurali di ampie regioni in Africa, America Latina ,Asia dove la situazione si è recentemente deteriorata. Gli aiuti allo sviluppo globali sono diminuiti del 15 per cento a partire dal 2015 e finora non sono stati in grado di fermare il deterioramento. L'Unicef ha poi messo in guardia da gravi malattie causate dalla mancanza di acqua potabile pulita nelle regioni in crisi. Anche le zone di guerra come lo Yemen, il Sudan, la Striscia di Gaza e l'Ucraina sono particolarmente colpiti dalla carenza idrica.

Itec Engineering, nuove sfide fra cambiamento climatico e IA

Dove l'approvvigionamento idrico e igienico-sanitario è crollato, il rischio di malattie è in aumento, specialmente quelle infantili. Ben 19 milioni di persone in Sudan, tra cui 7,4 milioni di bambini, non hanno un accesso sicuro all'acqua. Il numero di casi sospetti di colera è più che raddoppiato a gennaio raggiungendo quota 10.000.

Ambiente, Pecoraro Scanio: carenza d'acqua grande emergenza

Secondo il rapporto delle Nazioni Unite, la scarsità d'acqua aumenterà anche in futuro nei paesi occidentali in cui la risorsa è attualmente ancora disponibile in abbondanza. Le ragioni principali di ciò sono la crescita della popolazione e il cambiamento delle abitudini dei consumatori. L'agricoltura continua a consumare più di due terzi dell'acqua del mondo, ma il balzo nei consumi è a carico dell'industria e delle famiglie private sono principalmente responsabili dell'aumento del consumo.

Acqua salata dai rubinetti ad Andora, file alle cisterne e proteste. I turisti scappano

Ad aggiungere altri elementi drammatici sono gli effetti visibili del cambiamento climatico che sta causando condizioni meteorologiche estreme con siccità o inondazioni più intense. Di conseguenza la scarsità d'acqua aumenta inevitabilmente le tensioni tra le popolazioni colpite facendo esplodere persino micro conflitti locali, per esempio attorno al Lago Ciad, in Africa, dove diverse comunità sono dovute scappare divenendo profughi climatici. I conflitti, secondo l'Onu, potrebbero essere evitati o almeno ridotti al minimo con infrastrutture idriche sostenibili.

Crisi idrica, Pecoraro Scanio: diffondere dati scientifici

Papa Francesco si sta concentrando su questa emergenza: lo ha fatto nel 2015 con l'enciclica Laudato Sì, promuovendo incontri tra scienziati e parlandone a tu per tu con Capi di Stato e durante le udienze generali. «Pensiamo all’acqua, l’acqua è una cosa 
bellissima, l’acqua è tanto importante, ci dà la vita, l’acqua ci 
aiuta in tutto, ma per sfruttare i minerali, come si contamina 
l’acqua e si sporca la creazione e si distrugge la creazione, 
questo è un esempio soltanto ce ne sono tanti» ha ripetuto in diversi incontri pubblici. Durante il viaggio in Giappone, tre anni fa, mise in guardia dal rischio di una guerra mondiale per il controllo dell'oro blu.

Ultimo aggiornamento: 26 Marzo, 08:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA