Gustav Thoeni:«La neve olimpica? Sparata dai cannoni o naturale, per chi scia è lo stesso»

Mercoledì 16 Febbraio 2022 di Stefano Ardito
Gustav Thoeni:«La neve olimpica? Sparata dai cannoni o naturale, per chi scia è lo stesso»

Gustav Thoeni, lei ha vinto quattro Coppe del Mondo e cinque Mondiali, e dopo aver lasciato le gare è rimasto nel mondo del turismo invernale come albergatore, allenatore e proprietario di scuole di sci a Solda, nella sua Trafoi e allo Stelvio. Come ha cambiato il suo lavoro e quello dei suoi colleghi la neve artificiale?

«Gli inverni senza neve degli anni Ottanta hanno bloccato il turismo dello sci.

L’inverno che stiamo vivendo, con il suo caldo africano, è ancora peggio, e le perturbazioni che arrivano dall’Artico portano nevicate soltanto a nord delle Alpi. L’invenzione della neve artificiale ha consentito a tutti noi di vivere e di lavorare. Ci ha davvero salvato».

Che differenza c’è per gli sciatori tra la neve artificiale e quella naturale?

Alle Olimpiadi di Pechino le cadute di alcuni atleti sono state attribuite proprio alla neve “sparata” sulle piste di Yanquing. «Non è possibile, perché le piste dove si gareggia ad alto livello sono sempre “tirate” e lavorate in maniera perfetta. La neve artificiale ha un fondo più freddo e più compatto di quella naturale, e anche questo è importante per le stazioni sciistiche. Oggi gli impianti sono molto più veloci che in passato, sulle piste passano migliaia di persone ogni giorno. La neve artificiale, più compatta, permette alle piste di non rovinarsi, di durare a lungo».

Parliamo dello sciatore normale, del turista delle settimane bianche, che non scia tutti i giorni come voi valligiani. Che differenza c’è, per questo tipo di pubblico, tra la neve artificiale e quella naturale?

«Nel corso della giornata, soprattutto se c’è il sole, la neve artificiale cede e si trasforma in superficie, ma sotto c’è sempre lo strato duro. Bisogna avere gli sci ben preparati, con delle buone lamine, e saper sciare senza esitazioni. Se qualcuno non sa sciare, o scia male, rischia di perdere il controllo e cadere su qualunque tipo di neve, vera o artificiale». 

Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 09:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci