Come funzionano i ranking
I ranking, nel tennis, vengono stabiliti dall'Association of Tennis Professionals (Atp), per i singoli e i doppi maschili, e dalla Women’s Tennis Association (Wta) per quelli femminili. Le due associazioni aggiornano le classifiche mondiali ogni lunedì, a eccezione dei lunedì che cadono durante i tornei del Grand Slam, il Miami Open e l’Indian Wells, e conteggiano i migliori risultati di un giocatore nelle 52 settimane precedenti. L’Atp conteggia quindi i punti totalizzati da un giocatore dai 19 migliori risultati raccolti durante i 12 mesi precedenti, mentre la Wta conteggia i punti ottenuti in un massimo di 16 dei migliori risultati per i singoli e 11 per i doppi. Una volta trascorse le 52 settimane dall’acquisizione dei punti, questi ultimi vengono scartati e gli eventuali nuovi punti acquisiti vengono quindi aggiunti.
In sintesi, un giocatore per salire in classifica deve sempre rapportarsi ai risultati ottenuti l'anno precedente: se un tennista partecipa a un torneo raggiungendo una fase migliore rispetto a quella raccolta 12 mesi prima, ottiene punti che contribuiscono a scalare le classifiche. Al contrario se un giocatore dovesse uscire in una fase precedente riceverà meno punti e potrebbe quindi scendere nel ranking. Se un giocatore dovesse ripetere la prestazione dell'anno precedente, eguagliando il suo risultato, avrà un guadagno netto/una perdita di 0 punti.