Anche le isole felici, alla fine, sono costrette a fermarsi. Proprio mentre nel resto d'Europa si cominciano a intravedere spiragli per la ripresa. Arriva dal Tagikistan la notizia che la federcalcio nazionale ha deciso di sospendere la stagione, cominciata solo il 4 aprile scorso, in piena pandemia mondiale, almeno fino al 10 maggio in osservanza delle misure di sicurezza adottate ieri dal governo per contrastare la diffusione del coronavirus. Il Tagikistan era una delle rare “isole felici” del calcio in tutto il mondo, insieme con Bielorussia, Nicaragua, Taiwan e Turkmenistan.
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La stagione era cominciata regolarmente dopo che le autorità locali avevano sottolineato che nell'ex repubblica sovietica non c'erano vittime causate del Covid-19, cosa peraltro ribadita ieri prima di adottare comunque nuove precauzioni che prevedono anche la sospensione di tutti gli eventi sportivi. Si era però deciso di giocare a porte chiuse, cominciando con la finale della Supercoppa, vinta dall'Istqlol Dushanbe contro il Kuhjande.
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