«Carla, guarda su Rai1, sei a Sanremo!»: una telefonata di una persona amica segnala a Carla Fracci la sua presenza, nella parodia di Virginia Raffaele, sul palco del teatro Ariston. Una trovata a sorpresa che l'ètoile, eccellenza italiana nel mondo, considera «un bel regalo».
Il marito, il regista Beppe Menegatti, le chiede il telefono per intervenire. Anche lui è entusiasta e vuole dire la sua: «Si è sentita benissimo la parolaccia. A me è capitato, per un disguido scenico durante le prove di 'Nozze di sangue' di Federico Garcia Lorca, di esclamare 'ca...'! Credo che sia una parola vitale. Anche Carla - sorride - a volte si arrabbia quando qualcosa non funziona, non a casa ma sul lavoro. Ci sono parolacce che sono sensate e denotano grande vitalità».
Con parole d'amore parla ancora della moglie: «Carla ha avuto un onore straordinario nella sua vita. Godeva anche della colossale stima di una persona come Charlie Chaplin. Mentre parliamo - racconta - abbiamo il loro ritratto davanti a noi». Uno degli ultimi incontri della Fracci con Chaplin è avvenuto nell'hotel Gritti a Venezia. «Lui disse che adorava Carla per la sua meravigliosa idea della danza, del balletto, delle ballerine», racconta ancora il marito. Fu profetico: «'Sarai veramente importante quando ti imiterannò, le disse, aggiungendo: 'Bisogna diventare veramente maschere per essere completì. Quella signora - conclude Menegatti - ieri sera con la sua imitazione così chiara ha consacrato Carla come maschera e icona straordinaria».