Una telefonata e poi il vuoto
«Sono stata contattata una sola volta, dopo quindici giorni, da una persona della cooperativa che mi ha chiesto delucidazioni su cosa era successo e mi ha promesso che mi avrebbe fatto richiamare dal presidente della cooperativa stessa. Non ho più sentito nessuno».
La rabbia
La donna ribadisce: «Io lavoro, ma con che cuore posso recarmi al lavoro se non sono sicura che mio figlio sia sorvegliato a dovere. Nel caso di una scazzottata tra bambini mi aspetto che il personale della cooperativa intervenga, e spieghi loro che non è il modo di fare». «Non ho voluto avviare una raccolta firme tra genitori per come è gestito il tempo integrato, ma non è detto che non lo faccia adesso. Chiedo rassicurazioni sulla gestione del tempo dei nostri figli, dalle 12,30 alle 16,30, perché credo nell'importanza della socializzazione e della scuola. Altrimenti scelgo una baby sistter».