Olimpiadi invernali, protesta ambientalista contro al pista da bob: ma i cortinesi sono pochi

Domenica 14 Aprile 2024, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 13:43

LA CONSIGLIERA


Un centinaio di persone, di cui meno di 15 cortinesi (e fra di loro anche una persona che ha sventolato la bandiera della Palestina). «Non importa se siamo tanti o pochi, e da dove veniamo: ciò che conta è la nostra presenza qui. Dobbiamo far vedere che non molliamo, che la nostra opera di controllo continua, per tenere d’occhio queste Olimpiadi insostenibili», ha esordito Roberta de Zanna, consigliera comunale ampezzana di opposizione. «Noi pretendiamo informazioni, vogliamo trasparenza, sulla pista da bob e su tutto il resto. Il nostro paese è sconfortato, ma questo malcontento non deve trasformarsi in rassegnazione. Il cantiere per la pista da bob è un danno di immagine per Cortina, è una brutta figura per il nostro paese». Ha proposto quindi riflessioni sociali ed economiche, oltre che ambientali: «Le Olimpiadi hanno aggravato le condizioni di vita della nostra gente. Le case costano sempre di più e i giovani non se le possono permettere. Le strade nuove porteranno più traffico e più turismo mordi e fuggi».

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