Flop del contributo di solidarietà
A fronte della crisi energetica verificatasi in particolare tra la fine del 2021 e la prima parte del 2023, ancora una volta a pagare il conto siano stati solo, o quasi, i consumatori, quindi le famiglie e le imprese. Certo che le società del settore hanno subito degli shock importanti, ma gli extraprofitti realizzati in questi anni dalle aziende energetiche sono stati rilevanti. E in attesa che la Corte Costituzionale si pronunci sulla legittimità del contributo di solidarietà sugli extraprofitti applicato nel 2022 alle aziende energetiche, nel 2023 l’erario ha incassato solo 2,8 miliardi di euro rispetto ai 10 miliardi che il governo Draghi aveva ipotizzato di riscuotere. Insomma, nelle casse pubbliche sono “mancati” 7 miliardi di euro. Ancora una volta, così come successo anche con le banche, tassare gli extraprofitti, molte delle quali sono quotate in Borsa, è diventata una missione impossibile.