Olimpiadi 2026 a Cortina. Per la pista da bob Pizzarotti ingaggia 90 operai norvegesi. Lavoreranno 7 giorni su 7

Venerdì 2 Febbraio 2024, 01:05 - Ultimo aggiornamento: 3 Febbraio, 10:30

LE BATTUTE


In questi giorni, attorno alla Regina delle Dolomiti si sprecano le battute, fra i calcoli sull’indotto per i bar del Cadore a colpi di «birra e salmone», il disincanto di chi a questo punto propone di chiamare «gli elfi di Babbo Natale» e «gli sherpa tibetani part-time», il rimpianto per «l’orgoglio italiano» rimpiazzato dai muscoli scandinavi. Ma al di là delle ironie, trapela che il coinvolgimento delle squadre norvegesi sia stato il pilastro su cui Impresa Pizzarotti ha poggiato la propria partecipazione alla gara bandita da Simico. Già in occasione dei sopralluoghi preliminari, infatti, il colosso delle costruzioni avrebbe verificato la disponibilità a Oslo di maestranze adeguate a garantire l’operatività del cantiere con le basse temperature. L’esperienza in tal senso non gli manca: a Skoppum ha sede SaPi Nor e cioè Salini Impregilo - Pizzarotti Novegia, società controllata dalle filiali scandinave (ma costituite secondo le leggi italiane) del gruppo WeBuild per il 51% e appunto del gigante emiliano per il 49%. La joint venture sta portando avanti un’importante commessa sulla tratta ferroviaria tra le città di Nykirke e Barkåker: una linea lunga 13,6 chilometri a doppio binario, del valore di 388 milioni di euro, per conto della società statale Bane Nor, la cui consegna è prevista per il 2025. Emblematica la foto della cerimonia con cui è stata posata la prima pietra giusto quattro anni fa: tutti sorridenti sulla neve, senza patemi per il gelo.

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