«In questo caso il sistema carcerario ha funzionato bene ed ha riportato la pena a livelli accettabili e proporzionati all'omicidio preterintenzionale e anche calibrandolo sulla figura di Doina Matei e sul suo vissuto». Lo ha detto l'avvocato Nino Marazzita, difensore della ragazza responsabile di avere provocato con un ombrello la morte di Vanessa Russo il 26 aprile del 2007. Condannata a 16 anni, Doina è tornata in semilibertà.
«Quando il fatto avvenne - conclude il penalista - la mia assistita aveva appena compiuto 18 anni ed aveva un vissuto difficile alle spalle con due figli. La donna ha scontato la sua pena ed ora ha il diritto di reinserirsi nella società».
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