Roma, banda del buco in Centro: colpo grosso in gioielleria. Rubati oro e preziosi

I ladri sono entrati in azione l’altra notte in via Bocca di Leone

Mercoledì 4 Ottobre 2023 di Camilla Mozzetti
La banda del buco colpisce in Centro, colpo grosso in gioielleria: rubati oro e preziosi

L’ipotesi è che il colpo lo abbiano studiato, magari entrando come clienti fittizi nella gioielleria di via Bocca di Leone. Un’attività a conduzione familiare, nel centro storico di Roma, negozio arredato con mobilio di design e un grande armadio corazzato dentro cui ci sono, fin dall’inaugurazione, le cassette di sicurezza. Non ci è voluto molto per fare due calcoli: vedere quell’armadio appoggiato a un muro che “confina” con l’androne di un palazzo adiacente. È da qui che la banda, la notte di lunedì, è entrata in azione. Presumibilmente sono stati almeno due che armati di piccone hanno sfondato il muro dall’androne del palazzo adiacente alla gioielleria arrivando fino alla parte posteriore dell’armadio dentro cui erano conservati i preziosi. Poi con una fiamma ossidrica hanno fatto un altro buco e sono riusciti a prendere diversi gioielli, fortunatamente non tutti quelli conservati all’interno proprio in ragione della molteplicità di cassette che non sono state violate. 
Ancora non è certa la stima del furto: la titolare della gioielleria sta controllando tutta la merce per capire la suddivisione della stessa nelle varie cassette collocate dentro l’armadio e andando così per esclusione.

Tuttavia è ragionevole credere che il danno sia almeno a cinque zeri.

Roma, ladri nella notte nell'asilo Atac del Pigneto

LE INDAGINI

Le indagini sono dei carabinieri della compagnia Roma Centro e di San Lorenzo in Lucina. A chiamare, ieri mattina, alcuni condomini del palazzo da cui la banda è entrata in azione allarmati per quella “voragine” che campeggiava sul muro. L’impianto di allarme pure attivo nella gioielleria non è suonato e questo perché i malviventi non sono entrati nel locale. Dunque neanche il sistema di videosorveglianza interno ha ripreso qualcosa di utile. Nelle immagini si vede solo a intermittenza, una luce che dilata il buio, ovvero quella della fiamma ossidrica, usata dall’altra parte del muro, che almeno ha fatto capire a che ora la banda è entrata in azione. Ovvero intorno alle tre del mattino. I militari, ciononostante, confidano di recuperare qualche dettaglio utile dalle videocamere che sono presenti sulla strada e che “controllano” altre attività commerciali. Si esclude l’ipotesi di un basista proprio perché l’attività è a conduzione familiare. Sul posto non sono stati rinvenuti gli arnesi usati per rompere il muro e “sciogliere” la parte posteriore dell’armadio corazzato. Sicché è quasi impossibile, nonostante i rilievi eseguiti, confidare nelle impronte digitali. Resta sospetto come nessuno nel palazzo, seppur il colpo sia stato messo a segno nel cuore della notte, abbia sentito rumori sospetti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento