Città del Vaticano - Protocollo ridotto all’osso, discorsi concentrati sui temi di interesse comune, come i giovani, la difficoltà economica, la dilagante paura del terrorismo, il bisogno di incidere di più sul fronte dell’integrazione. Papa Francesco domani mattina salirà sulla sua Ford Focus blu per raggiungere il Quirinale e rendere così al Presidente Mattarella la cortesia della sua visita. Nei giardini del Palazzo saranno presenti anche 300 bambini provenienti dai paesi terremotati ai quali entrambi, il Papa e il Capo dello Stato, in questi mesi hanno destinato attenzioni ed energia. Francesco e Mattarella non si conoscono tanto, ma si apprezzano reciprocamente. Sicuramente condividono uno stile di vita piuttosto sobrio, a cominciare dal rifiuto dell’ostentazione del ruolo come testimoniano tanti esempi. L’ottica comune è ancorata al servizio dei deboli e alla vicinanza alla gente. Mattarella, reduce da un viaggio in Argentina, ha avuto modo di parlare direttamente del suo rapporto con Francesco ad un gruppo di ragazzi di una scuola italiana a Buenos Aires. «Potrei parlarvene a lungo, ma per riassumere vi dico che sono entusiasta del Papa e in piu’ sottolineo che e’ un altro degli elementi che unisce argentini e italiani. Il cardinale Bergoglio era il vescovo di Buenos Aires poi, diventando Papa, e’ diventato vescovo di Roma ed e’ amato moltissimo». Mattarella ha confermato l’alto tasso di popolarità del Pontefice: «sta diventando sempre di piu’ un punto di riferimento nel mondo perché sa creare fiducia soprattutto nei giovani».
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