Ancora sangue in Catalogna, dopo l'attentato di ieri pomeriggio sulla Rambla a Barcellona (che ha provocato 13 morti e 100 feriti). Sparatoria nella notte di giovedì a Cambrils, a cento chilometri a sud da Barcellona, nel comprensorio di Tarragona: uccisi cinque terroristi che a bordo di un'Audi 3 hanno travolto un gruppo di turisti ferendono sette: fra questi una donna che è poi è morta in ospedale.
E poche ore dopo si è appreso, sia pure ancora ufficiosamente, che Moussa Oukabir, il giovane 17enne di origine marocchina considerato il presunto conducente del furgone della strage di Barcellona e considerato in fuga, sarebbe tra i jihadisti uccisi a Cambrils.
Secondo una prima ricostruzione del quotidiano La Vanguardia, la sparatoria è avvenuta all'una e trenta della notte, circa otto ore e mezza dopo l'attentato sulla Rambla, a Cambrils, nel Paseo Maritimo, dove la polizia locale ha parlato di un attentato terroristico sventato. Gli attentatori indossavano delle cinture esplosive, poi rivelatesi finte. Nella loro auto, che si è capovolta, sono state trovate asce e coltelli. Quattro dei terroristi sono stati uccisi da un agente, un quinto è stato freddato da un altro poliziotto.
In azione a Cambrils i los Mossos (gli agenti della polizia catalana), molti dei quali in abiti civili.
Mentre su Twitter le forze dell'ordine chiedevano alla popolazione del posto di non uscire di casa, i turisti sono corsi a rifugiarsi negli hotel.