TORINO L’hanno trovato morto con un coltello conficcato nel petto.
Il magistrato di turno ha disposto l’autopsia sul corpo dello studente. Secondo le prime indiscrezioni, il medico legale esclude la morte violenta per mano di terze persone. Sembra trattarsi più di un gesto volontario. Prima della coltellata fatale al cuore, ci sarebbero i segni di due tentativi sempre al petto. I familiari, sotto choc, appena ricevuta la notizia hanno preso il primo volo per la Spagna.
E proprio da Valencia, dirette a Barcellona, tornavano le 13 studentesse dell'Erasmus morte proprio un anno fa sull' autostrada, all'altezza di Tarragona. Nell'incidente - ieri si sono tenute le cerimonie in ricordo delle ragazze - persero la vita sette studentesse italiane. Le giovani morirono dopo che il bus su cui viaggiavano sbandò e si scontrò con un'auto. Tutte le vittime avevano più o meno vent'anni. In Spagna, intanto, non si è ancora chiusa l'inchiesta su questo tragico schianto.
L'inchiesta, che a dicembre era stata archiviata senza colpevoli, è stata riaperta dal ricorso dei famigliari delle vittime. Ma l'interrogatorio dell'autista, lo scorso 3 febbraio, non ha contribuito a far luce sulle cause dell'incidente. L'uomo si è limitato a sostenere di avere perso il controllo del mezzo, negando di essersi addormentato come aveva invece detto ai soccorritori.