Caso Regeni, terminato a Roma il vertice tra investigatori egiziani e italiani

Giovedì 7 Aprile 2016
Caso Regeni, terminato a Roma il vertice tra investigatori egiziani e italiani

Soltanto domani, al termine del secondo giorno di incontro, con un comunicato congiunto la Procura della Repubblica di Roma e i componenti della delegazione egiziana daranno informazioni sugli esiti dell'incontro avvenuto oggi nella capitale sul caso Regeni.

L'unica informazione trapelata dunque sul vertice investigativo di oggi è che c'è stato uno scambio reciproco di informazioni. In particolare, gli investigatori italiani hanno informato gli egiziani dell'esito dell'autopsia di Giulio Regeni fatta a Roma dopo il rientro della salma e degli elementi forniti dall'esame del computer del ricercatore che fu consegnato alla Procura dai suoi genitori. Per quanto riguarda la delegazione egiziana, invece, le informazioni si sarebbero riferite agli accertamenti successivi al 14 marzo scorso, data in cui il procuratore della Repubblica Giuseppe Pignatone e il pubblico ministero Sergio Colaiocco si recarono al Cairo per scambiare informazioni con gli investigatori egiziani.


La delegazione degli inquirenti ed investigatori arrivati dal Cairo ha lasciato a metà pomeriggio la Scuola superiore di Polizia a Roma dove nella mattinata era iniziato il vertice con gli inquirenti italiani che indagano sulla scomparsa e la morte di Giulio Regeni. All'interno della struttura sono rimasti più a lungo il procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone, il sostituto Sergio Colaiocco e gli investigatori dello Sco della Polizia e del Ros dei Carabinieri per fare un punto della situazione. Nella giornata di domani è previsto un nuovo incontro con gli egiziani.

Per l'Egitto sono arrivati in Italia due magistrati, il procuratore generale aggiunto del Cairo, Mostafa Soliman e il procuratore dell'Ufficio di Cooperazione internazionale Mohamed Hamdi el Sayed. Presenti anche tre ufficiali di polizia: il generale Adel Gaffar della National Security, il brigadiere generale Alal Abdel Megid dei servizi centrali della polizia egiziana e Mostafa Meabed, vicedirettore della polizia criminale del governatorato del Cairo.

Una parte della delegazione di investigatori egiziani in visita a Roma in questi giorni per un confronto con le autorità italiane sull'omicidio di Giulio Regeni «potrebbe» incontrare la famiglia del ricercatore ucciso in Egitto per «porgerle le condoglianze e rispondere a sue eventuali domande». È quanto ha affermato una fonte giudiziaria citata dal quotidiano al-Masry al-Youm. Intanto però la famiglia di Giulio Regeni «finora non è stata in alcun modo contattata, per un incontro, dagli inquirenti egiziani in questi giorni in Italia»: lo riferisce la stessa famiglia attraverso il legale Alessandra Balleri

Ultimo aggiornamento: 8 Aprile, 08:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA