Scherzo a Meloni, c'è chi giustifica la premier (come Calenda) e chi ripesca Tototruffa 62

Mercoledì 1 Novembre 2023
Scherzo a Meloni, c'è chi giustifica la premier (come Calenda) e chi ripesca Tototruffa 62

Lo scherzo a Giorgia Meloni di due comici russi ha subito fatto il giro dei palazzi del potere italiano (e non solo).

C'è chi giustifica la premier, ma non mancano gli attacchi, tra cui quelli di Matteo Renzi e Giuseppe Conte. Alcuni commenti più sarcastici ripescano il celebre Tototruffa '62, film cul del Principe della Risata che al suo fianco ha Nino Taranto.

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Calenda: non c'è errore di Giorgia Meloni

«Nella vicenda della telefonata con i due comici russi, c'è stato indubbiamente un grave errore dell'ufficio del consigliere diplomatico di Palazzo Chigi, che non ha fatto le opportune verifiche. Non ci pare tuttavia che tale errore si possa addebitare a Giorgia Meloni. Per ciò che concerne il contenuto della telefonata, le conversazioni riservate e le posizioni pubbliche di un capo di governo sono cose da sempre distinte. Siamo convinti che la posizione del Governo Italiano sull'Ucraina rimarrà la stessa. Strumentalizzare a fini di polemica politica quanto avvenuto rappresenta un errore ed è lesivo dell'immagine dell'Italia. Azione si asterrà dal farlo». Lo dichiara il segretario di Azione, Carlo Calenda.

 

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Scherzo Meloni, Conte all'attacco

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni «ammette che non riesce più a intravedere una via d'uscita che non sia quella negoziale» e che «sta cercando anche lei di trovare il momento giusto perché tutti se ne rendano conto, soltanto, ed è qui la gravità, da un lato c'è la menzogna agli italiani, dall'altro c'è la codardia di non riuscire a rappresentare questa posizione agli alleati, di non riuscire a parlare in modo chiaro, alla pari con Washington. Quindi si conferma questo atteggiamento di passiva quiescenza ai diktat di Washington, l'incapacità di rappresentare gli interessi nazionali e europei». Così il presidente del M5S Giuseppe Conte in un video appena pubblicato sui social a commento dello scherzo telefonico in cui è caduta vittima Giorgia Meloni. «Ma sapete chi ci rimette realmente? - continua Conte - Il popolo italiano per la crisi economica che stiamo vivendo, ma soprattutto ci rimettono, e questo è davvero immorale, tutti quelli che stanno morendo in battaglia, tutte le popolazioni ucraine che sono state costrette ad abbandonare i loro territori. Nel frattempo aumenta infatti, per la codardia dei nostri leader, il numero dei morti e delle distruzioni. Noi ci meritiamo leader più coraggiosi», conclude.

Scherzo a Giorgia Meloni

Scherzo Meloni, citato Tototruffa 62

«In esclusiva, ecco com'è andata veramente la telefonata tra Palazzo Chigi e il Presidente della Commissione dell'Unione Africana. Mi sembrava di averla già sentita questa storia». Così su Twitter/X il deputato dem Enzo Amendola, che ha linkato una clip video del film Totòtruffa 62, in cui Totò si finge ambasciatore del Catonga, a commento dello scherzo telefonico subito dalla Premier Giorgia Meloni da parte di un duo comico russo. 
È chiaro che ci sono stati grossolani errori nello staff a Palazzo Chigi ma evitiamo strumentalizzazioni e polemiche, almeno sulla politica estera. Lo afferma sui social il Capogruppo Az - Iv in Commissione Esteri e Segretario del Copasir Ettore Rosato, riguardo lo scherzo telefonico dei due comici russi nei confronti della Premier Giorgia Meloni:
«Voglio difendere l'Italia, non Giorgia Meloni, che anche in quel contesto non arretra sul sostegno all'Ucraina e sulla piena responsabilità della Russia. Rimane grave - secondo Rosato - che si sia potuto esporre la Presidente in questo modo e chiederemo che a tutela dell'interesse di tutti, non della maggioranza, si faccia chiarezza e si individuino le responsabilità».

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