MEOLO Vi sono lamentele sulle attività che vengono svolte nella moschea di via Diaz a Meolo. Notando situazioni di particolare affollamento di fedeli nel centro islamico, che ha sede in un ex negozio, alcuni residenti si sono chiesti se venivano ospitate persone all'interno e se si cucinava, utilizzando quindi il sito per altri scopi, diversi dalla preghiera. A dar voce alle segnalazioni dei cittadini è stata la Lista Basso, che nell'ultima seduta consiliare ha presentato un'interrogazione, chiedendo appunto all'amministrazione quali azioni stia mettendo in atto per una maggiore controllo del luogo di culto e sollecitando la collaborazione con le forze dell'ordine perché sia tenuta monitorata la corretta gestione dei locali adibiti alla sola preghiera.
«Non ci riferiamo tanto a situazioni di pericolo o di psicosi - ha precisato la consigliera Giulia Vio ma alle segnalazioni di strani movimenti nella moschea. Vorremmo capire se all'interno si svolgono i previsti riti religiosi o se si fa altro». La sindaca Aliprandi ha però rassicurato: «E' tutto sotto controllo. La situazione è monitorata dalle forze dell'ordine, non solo di Meolo ma anche a livelli più alti».
Già quattro anni fa vi erano state proteste di residenti per i rumori e le preghiere recitate di notte a voce alta all'interno della moschea, aperta nel 2011 e frequentata soprattutto da bengalesi. In quell'occasione un inquilino aveva denunciato di essere stato aggredito e picchiato dopo essersi infuriato perché le orazioni notturne gli impedivano di dormire.
(E.Fur.)
«Non ci riferiamo tanto a situazioni di pericolo o di psicosi - ha precisato la consigliera Giulia Vio ma alle segnalazioni di strani movimenti nella moschea. Vorremmo capire se all'interno si svolgono i previsti riti religiosi o se si fa altro». La sindaca Aliprandi ha però rassicurato: «E' tutto sotto controllo. La situazione è monitorata dalle forze dell'ordine, non solo di Meolo ma anche a livelli più alti».
Già quattro anni fa vi erano state proteste di residenti per i rumori e le preghiere recitate di notte a voce alta all'interno della moschea, aperta nel 2011 e frequentata soprattutto da bengalesi. In quell'occasione un inquilino aveva denunciato di essere stato aggredito e picchiato dopo essersi infuriato perché le orazioni notturne gli impedivano di dormire.
(E.Fur.)