Magistro lascia, l'ora delle polemiche

Giovedì 30 Marzo 2017
La decisione era nell'aria, come avevamo annunciato in febbraio. Ora è ufficiale. Luigi Magistro, uno dei tre commissari alla guida del Consorzio Venezia Nuova, si prepara a lasciare l'incarico. In questi giorni, dopo aver chiuso il bilancio, sta ultimando le ultime pratiche. Dovrebbe andarsene dopo Pasqua. Ufficialmente per motivi personali, anche se pare che l'interessato abbia manifestato una certa amarezza. Colonnello della Guardia di Finanza, Magistro era stato chiamato alla guida del Cvn nel 2014, direttamente dal presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone. Compito difficile, quello suo e degli altri due colleghi, l'avvocato dello Stato Giuseppe Fiengo e l'ingegnere Francesco Ossola, che ora resteranno soli. «Ho avuto un ottimo rapporto con tutti e tre i commissari - commenta il provveditore alle Opere pubbliche, Roberto Linetti - mi spiace che Magistro se ne vada. Sulla carta potrebbe essere sostituito, ma anche no». Sullo sfondo restano i rapporti talvolta tesi tra i commissari e le imprese del Consorzio. «Non conosco questi problemi. E non ci voglio entrare - taglia corto il provveditore - erano state le imprese, prima, a creare i problemi».
Chi si preoccupa per le dimissioni di Magistro è il consigliere Nicola Pellicani che ha predisposto una mozione per affrontare i temi della salvaguardia in Consiglio comunale. «È da tempo che si leggono articoli di stampa che dipingono un quadro per nulla rassicurante sulla situazione del Consorzio e più in generale di tutte le attività insediate all'Arsenale, a partire dall'unica Società di ingegneria presente nella città storica, Thetis. È indispensabile che il Comune e la Città Metropolitana svolgano un ruolo strategico, propositivo e di controllo, di tutte le attività inerenti alla salvaguardia della città storica e della sua laguna così come previsto dalla Legge Speciale per Venezia. Troppe ombre incombono su tutti questi temi, che sono strategici per il futuro della città. Il Consiglio comunale deve essere costantemente informato e coinvolto nelle scelte».
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