MARTELLAGO - Al culmine di una domenica di emozioni per la comunità di Maerne, è iniziato il cammino del nuovo parroco, don Siro Zorzi. Il 56enne sacerdote, che arriva da Istrana, è stato accolto da una folla curiosa e festante che ha gremito la chiesa, ha ricevuto sul sagrato il benvenuto del sindaco, Monica Barbiero, ed è stato accompagnato da uno stuolo di religiosi, con in testa il vescovo di Treviso, che ha presieduto la celebrazione. Monsignor Gianfranco Agostino Gardin ha ricordato i trent'anni di esperienza sacerdotale del nuovo pastore e battuto sul fatto che «il parroco non deve essere tanto un grande organizzatore, ma annunciare il Vangelo», invitando i fedeli ad accogliere don Siro come un fratello e questi ad abbracciare la nuova famiglia.
Massimo Corò, del consiglio pastorale, ha ringraziato il vescovo «per non essersi dimenticato di noi e averci donato un pastore. Don Siro, la accogliamo come un dono, ringraziandola del suo sì e promettendo tutta la nostra collaborazione perché questa comunità porti ancora frutti di bene». Parole che non potevano non toccare le corde di un prete contadino come don Zorzi, che ha ringraziato tutti, non ultimo il predecessore, don Paolo Magoga, che ieri mattina ha celebrato l'ultima messa ricevendo il premio di cittadino dell'anno dall'Avis, ma soprattutto «voi parrocchiani che mi accogliete con gioia. Avremo modo di conoscerci, stimarci e correggerci fraternamente per seguire assieme le strade evangeliche. Siete una comunità viva e con tante buone iniziative. Sarà bello se potremo comunicare senza timori e rimandi, da persona a persona, il modo più ricco di buoni frutti. Sono fiducioso ha concluso don Siro - di iniziare questo nuovo ministero da parroco con voi».
Nicola De Rossi
Massimo Corò, del consiglio pastorale, ha ringraziato il vescovo «per non essersi dimenticato di noi e averci donato un pastore. Don Siro, la accogliamo come un dono, ringraziandola del suo sì e promettendo tutta la nostra collaborazione perché questa comunità porti ancora frutti di bene». Parole che non potevano non toccare le corde di un prete contadino come don Zorzi, che ha ringraziato tutti, non ultimo il predecessore, don Paolo Magoga, che ieri mattina ha celebrato l'ultima messa ricevendo il premio di cittadino dell'anno dall'Avis, ma soprattutto «voi parrocchiani che mi accogliete con gioia. Avremo modo di conoscerci, stimarci e correggerci fraternamente per seguire assieme le strade evangeliche. Siete una comunità viva e con tante buone iniziative. Sarà bello se potremo comunicare senza timori e rimandi, da persona a persona, il modo più ricco di buoni frutti. Sono fiducioso ha concluso don Siro - di iniziare questo nuovo ministero da parroco con voi».
Nicola De Rossi
