Aido. Donazioni in aumento ma è necessario insistere anche nei confronti della popolazione giovane

Lunedì 29 Maggio 2017
(F.S.) Con una cultura del dono il momento tragico del lutto può trasformarsi in una rinascita. Padre Mario Locatelli è il primo sacerdote italiano trapiantato di cuore. Colpito da una cardiomiopatia dilatativa di origine virale, mentre era in Africa come missionario comboniano, il 30 gennaio del 1989 ha dovuto sottoporsi a un trapianto per sopravvivere. «Ho poi saputo che chi mi aveva dato il cuore era un ragazzo di 16 anni morto in un incidente stradale. Aveva partecipato a una conferenza dell'Aido, a cui per sua esplicita volontà la famiglia ha donato gli organi» spiega Locatelli. La sua è una delle testimonianze raccontate in occasione della giornata dedicata alle donazioni e ai trapianti in Veneto, che si è svolta ieri presso il Centro Cardinal Urbani a Zelarino. L'Aido (Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule) conta in Veneto 215 mila soci, seconda regione d'Italia dopo la Valle D'Aosta, di cui 31.000 nell'area metropolitana. A questi si aggiungono altre 42.000 manifestazioni di volontà favorevoli alla donazione depositate presso le aziende sanitarie locali e presso l'Ufficio Anagrafe dei Comuni. Tra questi, 400 su mezzo migliaio formati in Veneto, di cui 114 operativi, c'è anche quello di Venezia. «Grazie alla collaborazione tra le strutture delle Politiche Sociali e Aido Venezia, anche presso i nostri uffici è possibile esprimere la propria manifestazione di volontà sulla donazione in occasione del rinnovo della carta di identità» ha sottolineato ieri l'assessore Simone Venturini. I dati sono confortanti. Nel 2016 in Veneto sono stati realizzati 579 trapianti. Nello stesso periodo compreso tra il 1 gennaio e il 18 maggio, le persone decedute per criteri neurologici sono state 98 nel 2017 su 73 nel 2016, con una crescita esponenziale delle donazioni di cornee (da 761 a 949), di rene (da 81 a 115), di cuore (da 17 a 20), di fegato (da 46 a 54), per un totale di 196 trapianti su 150 realizzati nel 2016, e altri 30 da vivente. Il 55% dei donatori in Veneto ha più di 61 anni. «I ragazzi ora si proteggono con il casco, e questo ha comportato una riduzione della quota di donazione dei giovani per incidenti» ha detto Bertilla Troietto, presidente Aido Veneto.

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