Oltre 37 quintali di rame rubato banda sgominata

Sabato 23 Settembre 2017
L'INDAGINE
CIVIDALE Quasi 37 quintali di rame spariti: dopo una lunga e complicata indagine, i carabinieri del Norm della Compagnia di Cividale hanno sgominato la banda. Tutto nasce dalla denuncia di alcuni furti, tre in particolare, per un valore di 60mila euro, messi a segno in Friuli Venezia Giulia e in Lombardia, che ha portato gli uomini del maggiore Gabriele Passarotto a collaborare coi colleghi di Crema. A finire nei guai, quattro cittadini bulgari domiciliati in Lombardia, denunciati a piede libero per furto aggravato e continuato in concorso. Quali le aziende finite nel mirino? E quando? Il 30 novembre 2015 era stata sporta denuncia da parte dell'amministratore unico della Tough Components Srl di Cividale, ditta subentrata negli impianti della ex Italricambi. Qui i ladri, a quanto si è appreso, erano penetrati nello stabilimento rubando 34 quintali di cavi di rame, per un danno stimato in 35mila euro. Dalle immagini di sorveglianza della ditta attigua, nella notte del furto erano stati rilevati dei movimenti sospetti di un furgone cabinato bianco, di un'auto monovolume di colore grigio chiaro e di tre persone, oltre a chi conduceva i veicoli, che aprivano l'ingresso della ditta. Nel marzo 2016, presso la stazione dei carabinieri di Sovicille era stata poi sporta denuncia di furto perché nella ditta Emergency Solutions Srl, i ladri avevano tranciavano il lucchetto di accesso allo stabilimento e, raggiunto il magazzino, avevano rubato una serie di attrezzature tra cui un trapano avvitatore, una smerigliatrice, un perforatore, altri attrezzi e tre computer portatili, per un danno di circa 10mila euro. Il 21 marzo 2016, infine, ai carabinieri di Montodine era stata sporta denuncia per un furto nella ditta Itp Benelli Spa. Erano spariti una decina di pc portatili, un monitor al plasma per videoconferenza, un condizionatore, attrezzatura e un autocarro. I ladri avevano anche aperto i pozzetti di derivazione dei cavi elettrici e li avevano tagliati; poi avevano asportato diversi metri di quelli di maggiore spessore, danneggiando i quadri di distribuzione del capannone centrale dell'area macchine utensili, riuscendo anche ad asportare i cavi in rame di alimentazione e collegamento elettrici, sia nel capannone sia tra il collegamento esterno con la cabina dell'Enel, per circa 3,5 quintali di rame pari a circa 15mila euro. Dopo molti riscontri e accertamenti, i carabinieri sono risaliti al gruppo di trasfertisti bulgari, domiciliati in Lombardia. A finire nei guai T.T., 41enne di Rho, presente in tutti e tre gli episodi; V.R., 27enne di Garbagnate Milanese; L.K.K., 55enne di Fontanellato (Parma) e P.S.I., 49enne di Monza.
Paola Treppo
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