Requiem per il Novecento De Poi racconta la guerra

Mercoledì 28 Ottobre 2015
Teatri di guerra a Vittorio Veneto. Ma non ci sono fronti né eserciti in scena. Sono invece alcune storie e sofferenze di chi il conflitto lo ha subito i protagonisti di "Requiem per il Novecento", trilogia teatrale dedicata alla Grande Guerra nella città che ad essa deve molta della sua fama. Tutti e tre gli spettacoli sono del Collettivo di Ricerca Teatrale.
Si comincia oggi alle 20.45 con "La città occupata". Paola Perin e Carlo De Poi danno voce ad un ufficiale dell'esercito italiano, un sindaco, una maestra ed una bambina che ci raccontano come vivono i terribili giorni dell'occupazione austro-ungarica tra 1917 e 1918: fame, violenza, paura del domani, ma anche speranza, aiuto reciproco, umana pietà. Lo spettacolo si svolge nella piccola saletta del Centro culturale parco Fenderl (consigliato prenotare a consultavv@libero.it o 0438555274). Ci si sposta al patronato Costantini di Ceneda il 4 novembre alle 20.45 con "Par un tòco de tèra". Al Collettivo si affianca il Coro Ciàra Stéla diretto da Beppa Casarin: canzoni popolari e frammenti di testimonianze, sentenze, processi, diari di guerra e prigionia sono montati insieme per evidenziare quanto terribile è stata la guerra allora, e lanciare un messaggio pacifista valido per ogni tempo e luogo.
Chiusura mercoledì 11 alle 20.45 al Da Ponte con "La guera de Piero", nuova versione di una rappresentazione già proposta per l'ottantesimo della Grande Guerra: De Poi, Perin, Stefania Mazzocut, e Luis Piai, assieme al Coro Col di Lana diretto da Sabrina Carraro, raccontano la storia di Pietro De Luca, di Valmareno, che il 4 luglio 1915 sul monte Paterno uccise Sepp Innerkoffler, soldato austriaco e celeberrima guida alpina delle Dolomiti. Ingresso libero, eventuali offerte per il Nuovo Palafenderl.

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