Muro Buffon, Cuadrado magico

Mercoledì 19 Ottobre 2016
Cinquecento giorni dopo la sfortunata finale di Berlino, la Juventus rilancia la propria candidatura in Champions con una vittoria di carattere a Lione che ipoteca la qualificazione agli ottavi. In dieci per buona parte del 2° tempo e tenuti in partita da Buffon - autore di tre interventi prodigiosi, tra cui un rigore parato - i campioni d'Italia piazzano il colpo vincente a un quarto d'ora dal termine col neo-entrato Cuadrado, autore di un gol da cineteca che mantiene la sua squadra in testa al gruppo H col Siviglia, prevalso a Zagabria.
L'indisponibilità di Chiellini e Rugani e la condizione atletica ancora precaria di Benatia inducono Allegri ad arretrare Evra nel terzetto difensivo, con Alex Sandro confermato sulla fascia sinistra e Lemina preferito a Hernanes nel ruolo di centrale. Un assetto tattico che per mezz'ora mette in soggezione il Lione, costretto ad arretrare i due laterali sulla linea dei difensori per contenere le avanzate della Juve che crea il primo pericolo dopo 4 minuti con Higuain, autore di un sinistro dal limite dell'area alto di un metro. Al 7' Pjanic (per lui 3 anni a Lione ricchi di soddisfazioni) scatta in profondità sul lancio di Bonucci ma rimedia solo un angolo per il tocco di Yanga-Mbiwa. L'occasione migliore per i bianconeri capita però un minuto dopo, quando su un cross del bosniaco Bonucci colpisce a rete di prima intenzione ma trova sulla traiettoria del tiro Khedira che gli ribatte la conclusione, sostituendosi al portiere. Lopes poi ci mette del suo per respingere su Higuain, al tiro da posizione decentrata al 24' dopo una verticalizzazione di Alex Sandro.
Quando la formazione di Allegri dà l'impressione di rifiatare, il Lione esce dal guscio e al 35' ha una clamorosa occasione per sbloccare il risultato: sugli sviluppi di un angolo provocato da un errato disimpegno di Dybala, Bonucci trattiene in area Diakhaby sotto gli occhi dell'arbitro che indica il dischetto e ammonisce difensore azzurro, ma a mantenere invariato il punteggio è Buffon che intuisce e neutralizza la conclusione di Lacazette dagli 11 metri, tuffandosi alla propria sinistra. Scampato il pericolo, la Juve torna a farsi avanti nel finale del primo tempo con Higuain, sul quale Lopes si supera nel deviargli il colpo di testa angolato sul traversone di Dani Alves.
Nella ripresa si vede un Lione più aggressivo, vicinissimo al gol dopo 5 minuti con Fekir sul quale Buffon compie il secondo intervento decisivo della serata, intercettando il suo tiro a botta sicura. Al 9' si complicano ulteriormente le cose per la Juve, rimasta in dieci per l'espulsione di Lemina che, ammonito nel 1° tempo per un pestone a Gonalons, rimedia il secondo giallo dopo aver fermato irregolarmente Fekir.
In inferiorità numerica, i campioni d'Italia arretrano il baricentro e vengono salvati ancora una volta dal loro numero 1, prodigioso al 26' nel respingere il colpo di testa di Tolisso da un metro sugli sviluppi di un calcio di punizione. Pochi istanti prima Allegri aveva tolto Dybala sostituendolo con Cuadrado, cambio che non tarderà a dare i suoi frutti.
Eccellente negli spazi larghi, il colombiano conferma le sue doti da velocista e al 31' confeziona l'ultimo capolavoro della serata dopo i tre di Buffon: scatto in profondità sulla destra, doppia finta ai danni di Morel e destro sul palo del portiere da posizione angolata che trafigge Lopes e regala 3 punti d'oro.
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