Le ragioni del Sì e del No al referendum di domani illustrate a una platea i giovani da quattro loro coetanei alla Gran guardia.
Gli organizzatori si sono detti positivamente stupiti dell'affluenza massiccia: «In un mercoledì sera con temperature gelide, ci chiedevamo chi sarebbe venuto a discutere di riforma costituzionale. Invece ci siamo trovati davanti una settantina di persone e la sala aveva un'età media di 30 anni» racconta Mattia Milan, consigliere comunale della Lista Menon, che ha organizzato da privato cittadino la serata.
Con lui sul tavolo dei relatori Giacomo Vason, laureato in Giurisprudenza, Filippo Sivieri e Ivo Iannace dell'associazione culturale Direzione Europa.
«È questo il nostro più grande traguardo ha detto Milan -. I giovani ci sono, si interessano, cercano il confronto e sanno essere competenti. Abbiamo potuto discutere nel merito dei punti più salienti che riguardano la riforma, senza scontro, solo col confronto. Domande precise, difficili, segno che esiste un grande interesse: è chiaro che quando si smette per un momento di fare politica e si inizia a fare informazione è tutto molto più difficile, ma allo stesso tempo entusiasmante. Non cerchi un voto ma un ragionamento, spunti di riflessione per ponderare il proprio voto».
Gli organizzatori si sono detti positivamente stupiti dell'affluenza massiccia: «In un mercoledì sera con temperature gelide, ci chiedevamo chi sarebbe venuto a discutere di riforma costituzionale. Invece ci siamo trovati davanti una settantina di persone e la sala aveva un'età media di 30 anni» racconta Mattia Milan, consigliere comunale della Lista Menon, che ha organizzato da privato cittadino la serata.
Con lui sul tavolo dei relatori Giacomo Vason, laureato in Giurisprudenza, Filippo Sivieri e Ivo Iannace dell'associazione culturale Direzione Europa.
«È questo il nostro più grande traguardo ha detto Milan -. I giovani ci sono, si interessano, cercano il confronto e sanno essere competenti. Abbiamo potuto discutere nel merito dei punti più salienti che riguardano la riforma, senza scontro, solo col confronto. Domande precise, difficili, segno che esiste un grande interesse: è chiaro che quando si smette per un momento di fare politica e si inizia a fare informazione è tutto molto più difficile, ma allo stesso tempo entusiasmante. Non cerchi un voto ma un ragionamento, spunti di riflessione per ponderare il proprio voto».
