Discarica, dubbi sulla revoca

Mercoledì 24 Agosto 2016 di Secondo Ecoambiente non è il legale rappresentante dell'azienda speciale
La guerra dei rifiuti in Polesine si combatte a colpi di carte, documenti, statuti, regolamenti. Quel che ne sarà della gestione del ciclo integrato al momento è un mistero, certo è che Ecoambiente non se la lascerà sfilare di mano senza combattere. Come tutto ciò influirà sulla tariffa dei rifiuti, tra le più alte del Veneto, una delle cose che stanno più a cuore ai cittadini che poco amano le battaglie politiche, non è dato sapersi. Nel frattempo si consuma l'ennesima battaglia. Mentre Ecoambiente, attualmente retta da Ornella Astolfi, e l'assemblea dei soci dovrà, insieme al proprietario della discarica, venire a capo del problema del liquido non ancor definito rilevato nelle due nuove «buche», ora quel che si vocifera è che il documento, firmato dal commissario liquidatore del Consorzio Rsu Pierluigi Tugnolo, con il quale si revoca l'affidamento della discarica di Taglietto 1 a Ecoambiente, non sia valido. Perchè? Proprio perché firmato dal commissario liquidatore e non dal presidente Nereo Tescaroli. Voci di corridoio, esperte in materia, anche perchè sulla questione ha battuto ferro più e più volte in assemblea dei sindaci il primo cittadino di Rovigo, Massimo Bergamin, evidenziano che Tugnolo è il commissario liquidatore dell'ente di bacino e non il legale rappresentante dell'azienda speciale, alla quale Ecoambiente ha pagato 700mila euro di concessione, visto che è quest'ultima proprietaria della discarica. La faccenda del legale rappresentante, però è sempre stata particolarmente controversa, in base all'interpretazione della legge regionale 52 del 2012, in cui si enumerano i compiti del liquidatore, cui spetterebbe l'ordinaria amministrazione e il compito di traghettare gli enti di bacino nella nuova formula prevista. In ogni caso c'è chi, appunto in forza di questo, suppone che dunque l'atto di revoca firmato da Tugnolo sia da ritenersi addirittura illegittimo. Qualche perplessità, da parte dei ben informati, c'è pure su alcuni documenti che risalgono ancora a inizio anno, visto che il 25 marzo Tugnolo comunicava a Ecoambiente che non ci sarebbero state varianti sulla discarica, ma il 12 febbraio ne è stata approvata una.
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