Il documento di Papa Francesco

Sabato 16 Settembre 2017
Il documento di Papa Francesco
In principio c'era la famiglia, che adesso ha bisogno di aiuto. Subito, prima che sia troppo tardi. Proprio su questo cardine fondamentale della società il vescovo Giuseppe Pellegrini centra dunque la stagione 2017-18 della Chiesa di Concordia-Pordenone, appena inaugurata, e la visita pastorale che lo porterà nei prossimi tre anni a toccare tutte le 188 parrocchie del territorio che raccoglie Friuli Occidentale e Veneto Orientale.
ATTENZIONE - Ma bisogna stare molto attenti a maneggiare l'idea di fondo. «Cosa significa per la nostra diocesi e per le sue comunità annunciare, celebrare e servire il Vangelo in presenza di persone e famiglie che vivono la loro unione in situazioni problematiche? I due Sinodi dei vescovi - osserva il presule -, e in particolare l'Esortazione apostolica Amoris Laetitia, ci hanno aperto gli occhi sulle realtà di fatica, sofferenza e rottura. Non dobbiamo giudicare e condannare, bensì sostenere, accogliere tutti coloro che soffrono la crisi delle relazioni familiari, annunciare l'amore e il perdono del Signore. Come Chiesa e comunità cristiana siamo chiamati ad accompagnare pastoralmente i separati, i divorziati e gli abbandonati».
CHIAMATA - Una bella apertura di credito, quella del numero uno di via Revedole, nei confronti di un tema sempre molto delicato. E nello specifico? «Ai divorziati - puntualizza, richiamandosi proprio all'esortazione papale - ora in una nuova unione è importante far sentire che sono parte della Chiesa, non scomunicati. Dobbiamo essere vicini e attenti anche ai loro figli: conosciamo tutti le grandi sofferenze che devono affrontare in queste situazioni. Su questo punto dobbiamo fare di più». Per esempio? «A Frattina di Pravisdomini - informa monsignor Pellegrini - si organizzano incontri mensili per gruppi di separati fedeli e separati risposati. Lo scopo è aiutarli nel cammino di vita di fede, di preghiera, d'inserimento nella Chiesa e nella comunità cristiana. L'iniziativa ha trovato una buona partecipazione e il consenso dei partecipanti. Auspico che anche nelle altre due zone della diocesi, Nord e Centro, si organizzino al più presto momenti analoghi».
PONTEFICE - Per tutelare le situazioni matrimoniali complicate, Papa Francesco con il documento Mitis Iudex Dominus Jesus ha reso più agili le procedure ecclesiastiche di riconoscimento dei casi di nullità. «Anche in diocesi - aggiunge il vescovo - è già operativo un servizio giuridico-pastorale di accompagnamento delle coppie, per sostenerle e aiutarle in vista dell'indagine preliminare. Invito i sacerdoti e i parroci a far conoscere questa opportunità, che può essere di grande aiuto».
RAPPORTI - Un'attenzione particolare spetta poi a tutte le coppie, in primis quelle giovani, che scelgono di vivere la loro unione nella convivenza o nel matrimonio civile. «Incontrarle accorcerà le distanze e innescherà il dialogo per un discernimento che potrà aprirsi al sacramento del matrimonio - rimarca il presule -. Queste persone hanno bisogno della nostra cura, vanno accolte e ascoltate con pazienza e delicatezza, senza mai rinunciare a proporre loro l'ideale pieno del matrimonio». C'è chi è sposato solo civilmente, chi convive in un'unione solo di fatto, chi è legato da un precedente matrimonio canonico. «È la parte più difficile - conclude -: ci richiede un serio discernimento della situazione, delle condizioni concrete, dei condizionamenti e delle circostanze attenuanti». In due parole: aiutare e non condannare.
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