Centinaia di persone al corteo in centro Il vescovo Claudio: «Operatori di pace»

Lunedì 2 Gennaio 2017
«Mai il nome di Dio può giustificare la violenza. Solo la pace è santa. Solo la pace è santa, non la guerra!». Su queste parole di Papa Francesco si è mossa la Marcia Insieme per la pace svoltasi ieri a Padova, come ogni primo giorno dell'anno. Un appuntamento che richiama centinaia di persone organizzato dalla diocesi insieme a Comunità di Sant'Egidio, Noi Associazione, Fuci, associazione Papa Giovanni XXIII, Acli Padova, Ordine francescano secolare, Csi Padova, Movimento dei focolari, con il patrocinio del Comune di Padova. I partecipanti si sono ritrovati sul sagrato della Cattedrale da dove è iniziato il percorso e la riflessione grazie ad alcune testimonianze, tra cui quella di Annalisa Milani, osservatrice internazionale, oltre a due esperienze di azioni non violente in Palestina (con una volontaria dell'Associazione Papa Giovanni XXIII) e in Africa (con un volontario della SMA, Società missioni africane). Il corteo attraverso le piazze del centro storico ha fatto una tradizionale sosta davanti al municipio, dove sono intervenuti rappresentanti delle istituzioni, Simona Pinton, dottore di ricerca in diritto internazionale, e Mirko Sossai della Comunità di Sant'Egidio, riflessioni accompagnate dal pianista fuori posto Paolo Zanarella. Terza tappa sul sagrato della chiesa di San Gaetano con la lettura di una poesia della scrittrice  Antonia Arslan, la firma dell'impegno di pace e il lancio dei palloncini. Il variopinto corteo è infine arrivato alla chiesa di Santa Sofia per la messa celebrata dal vescovo Claudio. «Grazie per aver camminato insieme», ha detto con il suo stile familiare il presule che nell'omelia ha parlato della Chiesa in uscita. «E' quella che stiamo vivendo in questa esperienza, tante persone diverse che si fanno carico della pace del mondo. Siamo qui per renderci disponibili al Signore, che ci manda per costruire la pace ovunque, facendo di noi poveri uomini degli operatori di pace». Richiamando Papa Francesco monsignor Cipolla ha ricordato anche che «non siamo in guerra con le altre religioni, ma con le altre religioni ci aiutiamo per costruire la pace». Nessun accenno durante l'omelia del vescovo infine alle recenti vicende che hanno interessato l'ex parroco di San Lazzaro Don Andrea Contin.

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