SACILE - Dopo le polemiche di Pasquetta, sulle aperture festive dei negozi intervengono

Lunedì 24 Aprile 2017
SACILE - Dopo le polemiche di Pasquetta, sulle aperture festive dei negozi intervengono i 5 Stelle con il portavoce Gian Franco Zuzzi e la organizer Ida Peschiutta. La questione è sentita anche in riva al Livenza. E continua a tenere banco in vista del 25 aprile e del 1° maggio. L'11 aprile era atteso il responso della Corte Costituzionale sulla legittimità della normativa regionale 4/2016, che prevede la chiusura obbligatoria degli esercizi commerciali durante le festività e che può non essere applicata solamente nei Comuni a valenza turistica. «Nonostante l'invito a rispettare la norma e le multe che potrebbero arrivare - incalza Zuzzi - il Bennet di Sacile, in barba alle indicazioni regionali, ha deciso di alzare le serrande anche a Pasquetta e con molta probabilità lo farà anche il 25 aprile e il 1° maggio».
Zuzzi auspica sanzioni pesanti. «Se non arriva la sentenza - aggiunge - i negozi potrebbero essere aperti anche il 25 aprile e il 1° maggio, ma a Sacile la nostra Polizia Locale non poteva controllare mentre il Sindaco forse non vuole intaccare la sua integrità facendo rispettare le leggi regionali, così come altri sindaci della nostra regione hanno fatto, nel rispetto dei lavoratori e delle loro famiglie, assicurando loro di poter passare le festività nell'ambito famigliare». A questo punto il portavoce 5 Stelle pone un interrogativo: «Forse una disattenzione o una disaffezione verso i suoi cittadini?». Sulla vicenda interviene anche la organizer del Movimento 5 Stelle, Ida Peschiuta: «Siamo consapevoli delle problematiche che i lavoratori vivono all'interno dei punti vendita. In molti posti di lavoro la paura di ritorsioni di fatto impedisce alle lavoratrici e ai lavoratori di esercitare un proprio diritto. Crediamo sia giunto il momento di spezzare questo circolo vizioso». I grillini annunciano che nelle «prossime festività vigileremo, in caso di violazione saremo pronti a denunciare i fatti alle autorità preposte, che forse davanti a ciò decideranno di intervenire prontamente».
Michelangelo Scarabellotto
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