PORDENONE - (d.l.) Sbloccati i lavori del gattile del Comune di Pordenone fermi dal 2011: ieri mattina in municipio sono state affidate le opere ricomprese dal secondo lotto che completerà la struttura. L'opera sarà consegnata entro il prossimo mese di dicembre e sarà così in grado di dare una risposta alla situazione legata alla presenza di un migliaio di gatti randagi in città. Animali che vivono in moltissime colonie: il Comune ne ha recentemente censite un centinaio con in media una decina di gatti in ciascuna.
Ma tornando ai lavori che a breve partiranno nel gattile di via Bassa del Cuch rispetto al progetto originario non ci sarà l'abitazione per il custode. Saranno, invece, realizzati, due ambulatori, un ufficio, la sala d'attesa e i servizi igienici. Sarà anche completamente sistemata l'area esterna. Ci sarà la possibilità - già probabilmente prima della fine dei lavori - di organizzare la degenza dei gatti sterilizzati anche in collaborazione con i volontari delle colonie. La struttura sarà conclusa con un contributo di 11 mila euro della Regione: il primo lotto era stato concluso nel 2011 ma da allora, però, il gattile non era mai stato completato e quindi non era mai stato messo nelle condizioni di essere operativo. «Finalmente - ha detto ieri l'assessore all'Ambiente, Stefania Boltin - si porta a conclusione un'opera che era in stallo da troppo tempo. Si tratta di un servizio che sarà molto utile in una città in cui il problema della presenza di molte colonie rischia di scoppiare». E proprio per garantire una maggiore vivibilità e un maggior decoro, in attesa che la struttura sia terminata, nei luoghi in cui si trovano le colonie l'assessore ha lanciato nei mesi scorsi una campagna per realizzare delle casette per i gatti nei vari quartieri. Il primo esperimento - che sta funzionando - è quello del quartiere di Villanova. «Ora - aggiunge l'assessore - con la collaborazione del gruppo di volontari della Base Usaf di Aviano verranno assemblate e installate altre casette». Le prossime saranno in via Amalteo (zona Policlinico), nell'area del lago della Burida e a Torre.
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Ma tornando ai lavori che a breve partiranno nel gattile di via Bassa del Cuch rispetto al progetto originario non ci sarà l'abitazione per il custode. Saranno, invece, realizzati, due ambulatori, un ufficio, la sala d'attesa e i servizi igienici. Sarà anche completamente sistemata l'area esterna. Ci sarà la possibilità - già probabilmente prima della fine dei lavori - di organizzare la degenza dei gatti sterilizzati anche in collaborazione con i volontari delle colonie. La struttura sarà conclusa con un contributo di 11 mila euro della Regione: il primo lotto era stato concluso nel 2011 ma da allora, però, il gattile non era mai stato completato e quindi non era mai stato messo nelle condizioni di essere operativo. «Finalmente - ha detto ieri l'assessore all'Ambiente, Stefania Boltin - si porta a conclusione un'opera che era in stallo da troppo tempo. Si tratta di un servizio che sarà molto utile in una città in cui il problema della presenza di molte colonie rischia di scoppiare». E proprio per garantire una maggiore vivibilità e un maggior decoro, in attesa che la struttura sia terminata, nei luoghi in cui si trovano le colonie l'assessore ha lanciato nei mesi scorsi una campagna per realizzare delle casette per i gatti nei vari quartieri. Il primo esperimento - che sta funzionando - è quello del quartiere di Villanova. «Ora - aggiunge l'assessore - con la collaborazione del gruppo di volontari della Base Usaf di Aviano verranno assemblate e installate altre casette». Le prossime saranno in via Amalteo (zona Policlinico), nell'area del lago della Burida e a Torre.
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