Minore nasconde il feto nell'armadio

Martedì 9 Febbraio 2016
Avrebbe partorito da sola, in casa. E poi nascosto il feto in una borsa, chiusa all'interno dell'armadio della sua camera da letto. La giovane mamma, una ragazza minorenne, di 17 anni, di Ronchi dei Legionari (Gorizia), ora ricoverata in ospedale a Monfalcone per un'emorragia uterina causata dal parto, avrebbe nascosto la propria gravidanza a tutti, amici e genitori. Il caso è venuto alla luce venerdì, dopo che la ragazza si era presentata da sola al pronto soccorso. Ai medici che le avevano prestato le prime cure la ragazza non aveva detto nulla della gravidanza, arrivata al settimo mese, e del proprio bambino.
Il feto, ormai privo di vita, sarebbe stato scoperto dalla mamma della ragazza. Tornata a casa per prendere il pigiama e alcuni effetti personali per la degenza ospedaliera della figlia, ha trovato il corpicino del piccolo in una borsa di plastica. La donna ha subito riferito la circostanza ai medici dell'ospedale San Polo che, a loro volta, hanno subito chiamato le forze dell'ordine. I Carabinieri di Monfalcone hanno avviato immediatamente le indagini per fare luce su quanto accaduto e per ricostruire la vicenda. I militari dell'Arma stanno lavorando intensamente, con serietà ma anche con l'estrema cautela che comporta una simile vicenda, in cui è coinvolta una ragazza minore. La studentessa, tuttora ricoverata in ospedale ma non in pericolo di vita, è già stata sentita con l'assistenza di una psicologa. Così come sono già stati ascoltati amici e familiari. Dalle prime risultanze sembrerebbe che nessuno fosse a conoscenza del segreto della ragazzina, che starebbe anche vivendo un momento difficile e che è apparsa poco lucida e particolarmente scossa. Il riserbo sulle indagini è massimo.
Maggiori elementi utili alle indagini potranno emergere al termine dell'autopsia disposta dalla Procura di Gorizia sul feto, che dovrebbe essere eseguita oggi o domani. Si punta in particolare a stabilire se il feto sia nato già morto o se sia deceduto solo dopo il parto prematuro.
Da quanto si è potuto apprendere, del fatto è stata informata anche la Procura dei minori di Trieste. Allo stato non ci sono persone iscritte nel registro degli indagati.
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