Casa, ecco il rapporto sulle norme Fvg: misure inadeguate per battere la povertà

Mercoledì 6 Gennaio 2016
Risorse insufficienti per coprire le necessità reali e ridurre significativamente i tassi di povertà tra gli affittuari.
È questo il principale limite delle politiche abitative anche in Friuli Venezia Giulia rilevato dallo studio condotto dall'Associazione per lo sviluppo della valutazione e l'analisi delle politiche pubbliche su incarico del Consiglio regionale (a proporlo è stato Stefano Pustetto di Sel).
I risultati della missione valutativa verranno resi noti domani in sede di Comitato di controllo allargato alla 4. Commissione e all'assessore Mariagrazia Santoro. Per la grillina Ilaria Dal Zovo, subentrata a Riccardo Riccardi (Fi), sarà l'esordio come presidente la cui nomina deriva, anche, da un Centrodestra confuso che si è fatto soffiare, a sorpresa, la poltrona e che ancora non ha fornito il nominativo del componente che andrà a sostituire il dimissionario pordenonese Elio De Anna.
Un incarico che darà filo da torcere alla maggioranza: Dal Zovo punta a riunire il comitato 2-3 volte al mese, sanità e benzina i primi temi in agenda.
Contributi alle locazioni. Le risorse a disposizione risultano «decisamente insufficienti e arrivano a coprire, in media nel 2014, circa il 31% del fabbisogno espresso». Altre criticità riguardano la stesura del bando stesso: esistono delle linee guida ma ai Comuni viene lasciata ampia libertà per cui i bandi emessi possono essere eterogenei. Il report propone l'introduzione di un formato standard.
Controllo delle domande. I controlli imposti dai regolamenti sulla veridicità dei dati inseriti dai richiedenti risultano insufficienti: ogni Comune si attrezza come può per arginare questa falla ma nessuna soluzione è stata proposta.
Sostegno agli affitti. L'intervento rivolto ai locatori «non è mai decollato», nel 2015 in tutto il Friuli Venezia Giulia sono state raccolte solo 7 domande a causa di una tempistica troppo breve (un mese), dell'esiguità del contributo in rapporto ai rischi da sostenere e dei vincoli imposti. «È evidente - rileva il report - come il costo di attuazione sia molto superiore ai benefici erogati».
Edilizia agevolata. I contributi per l'acquisto della prima casa rappresentano un successo: negli 11 anni considerati dal report oltre 36mila famiglie vi hanno beneficiato ricevendo, in media, un contributo di circa 20mila euro per un totale di 732milioni. La percentuale delle domande soddisfatte sfiora l'80% ma l'intervento appare «estremamente generoso rispetto ai requisiti d'accesso che ammettono famiglie con redditi medio alti» dunque «una misura premiale più che incentivante». Il rischio è offrire un contributo a soggetti che non ne hanno davvero bisogno dunque l'intervento va ricalibrato mirandolo ai soggetti considerati non mutuabili dagli istituti bancari.
Alloggi popolari. L'edilizia sovvenzionata conta in Fvg 29.551 alloggi (+3% in 11 anni). Circa 3.020 alloggi non risultano locati e nel 25% dei casi l'alloggio è in attesa di ristrutturazione. Il 98,5% degli assegnatari attende più di un anno tra la pubblicazione del bando e l'assegnazione dell'alloggio. Chi entra in graduatoria ci resta almeno per 4 anni nel 60% dei casi. Cinque i suggerimenti al fine di aiutare la nuova legge sulla casa: migliorare la qualità del sistema informativo, semplificare i requisiti d'accesso e le condizioni di premialità, definire un unico indice di disagio abitativo, offrire incentivi e creare un agente territoriale unico per le politiche abitative.(((batice)))

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