«Voglio essere lasciato da solo»

Domenica 8 Gennaio 2017
Don Andrea Contin si è incontrato con il suo legale per pianificare una linea difensiva. Il parroco della chiesa di San Lazzaro, iscritto nel registro degli indagati per i reati di favoreggiamento della prostituzione e violenza privata, è rientrato in Italia dall'Istria dove si era rifugiato dopo il blitz dei carabinieri in canonica la mattina del 21 dicembre. Il prete, ora in Veneto in una località comunque lontana da Padova, si è confidato con il suo avvocato Michele Godina. «Sono un uomo distrutto» ha dichiarato e ha aggiunto «Voglio essere lasciato in pace, il mio desiderio è rimanere da solo». Lo scandalo che si è abbattuto sul religioso, ha di conseguenza coinvolto la parrocchia di San Lazzaro e la curia. Tanto che il vescovo Claudio Cipolla, dopo aver parlato con don Contin a poche ore dalla perquisizione in canonica degli uomini dell'Arma, ha consigliato al sacerdote di allontanarsi per non restare sotto i riflettori mediatici. È possibile che il prete nei prossimi giorni chieda al sostituto procuratore Roberto Piccione, titolare delle indagini, di essere interrogato per fornire la sua versione dei fatti. Una mossa che il suo difensore attuerebbe prima dell'atto di conclusione delle indagini. In parte don Contin si è già difeso quando, sempre attraverso il suo avvocato, ha fatto sapere che lui con il reato di favoreggiamento della prostituzione non c'entra per nulla. Secondo il parroco a contattare le donne per convincerle a prostituirsi era la sua ex amante di 49 anni, la stessa che lo ha denunciato ai carabinieri lo scorso sei dicembre. Sempre la stessa parrocchiana che lo ha pure accusato del reato di estorsione. Infatti agli inquirenti ha raccontato: «Quando ho detto a don Contin che il nostro rapporto sarebbe finito, lui mi ha giurato che se me ne andavo avrebbe divulgato i filmati hard dei nostri incontri intimi».

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