Visitatori aumentati del 10% in un anno (con la "carica" dei cinesi)

Giovedì 28 Luglio 2016
(Al.Rod.) In un solo anno, i turisti a Padova sono aumentati del 10%. A certificarlo è il report sul turismo in città (i dati sono del 2015) realizzato dal settore Programmazione, controllo e statistica. Il 2015 ha registrato infatti un aumento rispetto all'anno precedente, sia in termini di arrivi (+10,3%) che di presenze (+9,4%). Nello specifico, i primi sono stati 312mila 594, mentre le seconde sono arrivate a quota 751mila 152. «Le presenze italiane sono state più numerose rispetto a quelle straniere, mentre gli arrivi hanno riguardato soprattutto turisti stranieri - si spiega nel report - I mesi estivi sono i preferiti dai turisti stranieri, mentre gli italiani preferiscono i mesi meno caldi per visitare la città». Mediamente a Padova i turisti si fermano per 2 giorni, mentre la durata media del soggiorno in Veneto è di quasi 4 giorni. Scorporando i dati, si scopre poi che i turisti si distribuiscono per il 47% negli alberghi a 4 stelle, il 29% in quelli a 3 stelle e per il 20% nelle strutture extralberghiere. «Rispetto al 2014 sono calate notevolmente le presenze negli alberghi di bassa categoria (-24%) con un aumento significativo di quelle negli alberghi a 4 stelle» si spiega ancora nella relazione del settore Statistica. Le presenze nelle strutture extralberghiere sono cresciute di quasi il 16%. E proprio su queste ultime strutture recettive, di cui la metà consiste in bed & breakfast e l'altra metà è distribuita tra unità abitative turistiche, case per ferie, foresterie, affittacamere, ci sono dei dati interessanti. Nell'arco di un decennio, infatti queste sono quasi raddoppiare passando dalle 126 del 2005, alle 209 dell'anno scorso. Le due tipologie che sono in grado di offrire il maggior numero di posti letto sono le case per ferie e i bed & breakfast. Tornando agli hotel, è interessante scoprire che, nelle nostre strutture alberghiere, dopo gli italiani, le presenze più consistenti sono quelle dei cinesi (15% delle presenze alberghiere straniere), degli statunitensi e dei tedeschi (entrambi sono il 7,5% del totale). Anche gli indiani rappresentano una quota non indifferente (6,9%).

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