Ulss, ospedali Covid free: «Ora conta la prevenzione»

Domenica 1 Agosto 2021
Ulss, ospedali Covid free: «Ora conta la prevenzione»
L'ANDAMENTO
PADOVA Gli ospedali dell'Ulss 6 Euganea sono Covid free. Tra venerdì e sabato sono stati dimessi da Schiavonia e Cittadella gli ultimi pazienti positivi. Ora i ricoverati per Coronavirus si concentrano in Azienda ospedaliera, 12 in Malattie infettive e 5 in Terapia intensiva. Dopo mesi di difficoltà, l'ospedale Madre Teresa di Calcutta torna a vedere la luce.
«È un bel traguardo, tuttavia bisogna proseguire sulla strada della prevenzione aderendo alla campagna vaccinale perché il numero di contagi da variante Delta è in aumento» commenta la dottoressa Lucia Leone, primario dell'unità operativa complessa di Medicina dell'ospedale di Schiavonia. I sanitari ora sono tornati alla loro routine da internisti e geriatri, ma in questi mesi di emergenza il virus ha lasciato il segno. «Le caratteristiche di questa nuova ondata non corrispondono alle precedenti sottolinea Leone quindi se non continuiamo con il tracciamento dei contatti e con il rispetto delle regole, non riusciremo a venirne fuori in breve tempo. I rischi che corriamo sono elevati».
Il 21 febbraio 2020 la diagnosi di Covid e il primo decesso d'Italia costrinsero l'organizzazione sanitaria veneta e padovana a un rapidissimo adeguamento, che partì proprio dalla chiusura del Madre Teresa. «Siamo partiti con una prima ondata durata tre mesi, nel mio reparto abbiamo accolto 430 pazienti ricorda la dottoressa. Un primo momento di sollievo è arrivato con l'estate dello scorso anno, poi siamo ripartiti da metà ottobre con la seconda ondata ancora più catastrofica, arrivando a più 1.600 ricoveri. Abbiamo assistito al secondo picco tra fine gennaio e febbraio, poi la morsa si è allentata e sono arrivati i vaccini».
Il 100% dei medici di Schiavonia è vaccinato: «Non vedevamo l'ora ammette nessuno dei colleghi si è tirato indietro. Ora tocca alla popolazione, la vaccinazione deve procedere velocemente perché la variante Delta non aspetta. Non possiamo fare previsioni perché siamo davanti ad una pandemia che non conosciamo». Il timore è che con l'arrivo dell'autunno ci si possa trovare di fronte ad un'altra impennata di ricoveri.
Sulle manifestazioni No Pass e No Vax Leone aggiunge: «La libertà d'espressione è fondamentale, ma in questo caso non c'entra. Non siamo davanti ad un'opinione del singolo, ma a un problema di sanità pubblica. Riprendere con i ricoveri per Covid vuol dire togliere spazio alle altre patologie. Gli assembramenti, dalle proteste ai festeggiamenti per gli Europei, rischiano di favorire il contagio».
Finora la pandemia ha causato 1.793 decessi nel padovano. «Il Covid ha causato morti, e tante sottolinea con amarezza il primario. Speriamo che non sia più così. Il vaccino rende liberi». La campagna di vaccinazione non conosce pausa e prosegue anche per tutto agosto, con molti posti liberi e ancora prenotabili per la prima dose. Considerando tutte le sedi vaccinali attive tra città e provincia, sono più di 72mila i posti al momento disponibili. Gli over 60 non ancora vaccinati possono accedere senza prenotazione. I padovani che hanno ricevuto almeno una dose sono 587mila, mentre sono 248mila quelli senza protezione.
Elisa Fais
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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