Uccisa dall'influenza a 61 anni

Sabato 30 Gennaio 2016
È morta giovedì in una stanza dell'Istituto di rianimazione Istar 2 dell'Azienda ospedaliera: era affetta da un importante deficit immunitario e l'influenza le ha purtroppo dato il colpo di grazia. È lei, una donna di 61 anni residente nel Padovano, la prima vittima dell'influenza stagionale, anche se questa si è andata a sommare a un quadro clinico particolarmente delicato. A salvare la paziente non è riuscito nemmeno il trattamento in Ecmo (Extracorporeal membrane oxigenation), la tecnica di circolazione extracorporea utilizzata in ambito di rianimazione per trattare casi di insufficienza respiratoria acuta grave potenzialmente reversibile, ma refrattaria al trattamento farmacologico e medico convenzionale. Nell'ultima settimana l'incidenza dell'influenza in Veneto è salita a 38,3 malati per diecimila abitanti con circa 19 mila persone colpite: lo attesta il settore Promozione e Sviluppo igiene e sanità pubblica della Regione, nel bollettino settimanale emesso ieri. Come in ogni annata, al momento la fascia d'età più colpita è quella tra gli 0 e i 4 anni, con un'incidenza di 128,7 casi ogni diecimila abitanti. Più contenuta è la situazione tra gli adulti, mentre è ancora molto basso il tasso d'incidenza sugli anziani. Sulla base di questo trend, gli esperti si attendono la fase di picco nella seconda metà di febbraio anche se il virus appare più blando dello scorso anno quando si registrarono ben 40 morti correlate all'influenza. I casi gravi sinora segnalati sono 4 (3 maschi e una femmina, con un'età media di 51 anni), nessuno dei quali risultava vaccinato. «Dispiace molto per la signora che ha perso la vita - sottolinea l'assessore regionale alla sanità Luca Coletto - ma siamo di fronte ad una malattia che ogni anno provoca dei decessi, che sono una tragedia, ma che non devono ingenerare allarmi. La sanità veneta è attrezzata d ha tutta l'esperienza pregressa per rispondere al meglio a tutte le situazioni, anche le più complesse, che può determinare una malattia stagionale». Anche sul fronte del nuovo virus Zika, la sanità padovana tiene alta la guardia.

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