Trucco dello specchietto, scoperto e denunciato

Martedì 31 Maggio 2016
Trucco dello specchietto, scoperto e denunciato
La solerzia e la prontezza di spirito di un cittadino hanno consentito alla polizia di sventare l'ennesima truffa dello specchietto e di denunciare l'autore del raggiro. È accaduto ieri mattina. Mancavano pochi minuti alle dieci del mattino quando è arrivata la segnalazione al 113. All'altro capo del telefono un uomo che asseriva di essere stato testimone di un tentativo di truffa. Vittima un'anziana al volante di una Fiat Panda. La poveretta è stata circuita da un uomo alla guida di un Fiat Doblò di colore marrone. Questi avrebbe fatto segno all'anziana di accostare e di fermarsi al lato della strada. A quel punto lo sconosciuto ha dato il via alla sceneggiata. È sceso dal suo furgoncino e si è precipitato verso la donna. Le ha immediatamente contestato di aver provocato un danno al Doblò. La poveretta era accusata di avergli distrutto lo specchietto laterale. La discussione tra i due è avvenuta sotto gli occhi del testimone, che nel frattempo era in collegamento con la centrale operativa della questura. Il truffatore si è però accorto di essere tenuto d'occhio. Ha invitato l'anziana a spostarsi di qualche decina di metri per proseguire il confronto. Il cittadino non ha però lasciato perdere. Ha continuato ad osservare i due litiganti. Quando si è reso conto che la discussione stava degenerando si è avvicinato alla coppia chiedendo all'anziana se aveva bisogno di qualcosa e se poteva aiutarla. Frastornata e impaurita, la donna ne ha approfittato per risalire in auto e allontanarsi poco prima dell'arrivo della polizia. Sul posto gli agenti della volante hanno trovato soltanto il truffatore e il testimone. Quest'ultimo ha raccontato l'abbordaggio della poveretta. Ce n'era abbastanza per spiccare una denuncia con l'accusa di tentata truffa. L'ennesimo raggiro architettato da un 45enne siciliano, con precedenti specifici. Nei suoi confronti è stato disposto il foglio di via. Non potrà rimettere piede a Padova per i prossimi dieci anni. In caso contrario rischia grosso, fino al carcere. Nel suo Doblò sono stati sequestrati gli arnesi del mestiere.

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