Sul pedalò con gli amici: si tuffa e muore annegato

Domenica 24 Luglio 2016 di Un indiano di 46 anni abitante in città perde la vita nelle acque di Sottomarina
Si tuffa dal pedalò e non riemerge, trovato morto annegato dai bagnini. Tragedia ieri pomeriggio nelle acque del litorale di Sottomarina. Stando ad una prima ricostruzione dei fatti l'uomo, un quarantaseienne indiano residente a Padova, aveva preso a noleggio un pedalò assieme ad altri due amici davanti allo specchio acqueo dello stabilimento balneare "Clodia". Erano da poco passate le 14 e il terzetto si è allontanato con l'imbarcazione per fare dei tuffi e divertirsi tra le onde.
Dal divertimento, in pochi minuti, alla tragedia: il quarantaseienne si è tuffato in acqua, ma non è più riemerso. Gli amici che erano con lui si sono subito accorti della gravità della situazione, ma non sono riusciti ad aiutarlo. La visibilità sott'acqua era scarsa e l'uomo, trasportato dalle onde, è stato portato subito distante dal pedalò rendendo vano ogni tentativo di recupero. A chi era con lui non è rimasto altro da fare che allertare i bagnini e chiamare i soccorsi. Via radio i bagnini si sono coordinati tra loro, mentre sul posto sono arrivati nel giro di una decina di minuti, un elicottero dei vigili del fuoco e tre mezzi della Capitaneria di Porto. A Sottomarina anche una squadra di sommozzatori da Vicenza. Anch'essi erano pronti a tuffarsi in mare e a continuare le ricerche, ma il loro intervento non è stato necessario.
Nel giro di un'ora e mezza infatti la situazione si è risolta e, purtroppo, con un epilogo tragico. Il corpo dell'uomo è stato trovato dal bagnino della torretta numero 19, assieme al collega dei bagni Europa. La corrente lo aveva trasportato a una trentina di metri da riva, nello specchio acqueo tra i bagni Naviglio e Bahia del Sole.
«Purtroppo non c'è stato nulla da fare - racconta il bagnino Luca Boscolo Contadin - quando lo abbiamo trovato e soccorso era già morto da diverso tempo. Non abbiamo potuto far altro che riportare il corpo a riva e consegnarlo alle autorità competenti». Al momento dell'incidente il mare non era particolarmente mosso, anche se vi erano delle correnti che potevano mettere in difficoltà chi non è un abile nuotatore. È possibile che il quarantenne possa avere avuto un malore e non sia più riuscito a nuotare. Nonostante l'epilogo tragico della vicenda, si può dire comunque che la macchina dei soccorsi abbia funzionato a dovere. I bagnini nei dintorni dello specchio acqueo dove si è verificato l'annegamento, si sono subito attivati con i loro rispettivi mezzi. L'elicottero dei vigili del fuoco e la motovedetta della Capitaneria di Porto sono arrivati sul posto in brevissimo tempo. Tutti interventi che, purtroppo, non sono bastati per salvare la vita allo sfortunato turista.

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