STANGHELLA
Samira el Attar, la mamma 43enne di Stanghella, difficilmente è rimasta vittima di un incidente. E di sicuramente non è sparita per sua volontà. Sono le certezze che gli investigatori dell'Arma, coordinati dalla procura di Rovigo, hanno su questa vicenda. Per questo il magistrato ha aperto un fascicolo per sequestro di persona. Ma quindi, che fine ha fatto la donna che è sparita nel nulla assieme alla sua bicicletta il 21 ottobre? Le speranze di trovarla viva si affievoliscono ogni giorno di più. Tanto che nell'ultima settimana le ricerche della donna si sono svolte sia con l'aiuto di un cane molecolare dei carabinieri, che di un escavatore proprio davanti alla casa di Samira e del marito Mohamed. Mezzo che ha rivoltato in parte l'argine del piccolo canale di fronte all'abitazione, che è stata nuovamente setacciata dagli uomini dell'Arma.
I campi attorno alla proprietà sono stati ancora una volta perlustrati palmo a palmo, così come gli argini del vicino Gorzone. I sommozzatori avrebbero dovuto scandagliare anche il fondale del fiume, ma le acque in questi giorni di maltempo sono troppo agitate e l'operazione è stata rinviata.
Oltre venti volontari della Protezione Civile, sei vigili del fuoco e una dozzina di carabinieri stanno cercando senza sosta qualsiasi elemento utile alle indagini. Non sono mancati ritrovamenti che hanno colpito chi assisteva alle operatori: un paio di guanti in lattice e un sacco di plastica nero recuperati in un campo sul retro della casa, ma per gli inquirenti si tratta di un elemento non utile alle indagini.
Gli investigatori stanno cercando di andare a fondo sulla questione del colloquio di lavoro che la donna avrebbe avuto la mattina della scomparsa. Il marito assicura di non sapere dove fosse diretta e, al momento, non è ancora stato confermato che Samira avesse davvero un appuntamento per una nuova occupazione come badante o lavapiatti in una famiglia o ristorante di Solesino.
Marina Lucchin
Ultimo aggiornamento: 10 Gennaio, 15:56
© RIPRODUZIONE RISERVATA Samira el Attar, la mamma 43enne di Stanghella, difficilmente è rimasta vittima di un incidente. E di sicuramente non è sparita per sua volontà. Sono le certezze che gli investigatori dell'Arma, coordinati dalla procura di Rovigo, hanno su questa vicenda. Per questo il magistrato ha aperto un fascicolo per sequestro di persona. Ma quindi, che fine ha fatto la donna che è sparita nel nulla assieme alla sua bicicletta il 21 ottobre? Le speranze di trovarla viva si affievoliscono ogni giorno di più. Tanto che nell'ultima settimana le ricerche della donna si sono svolte sia con l'aiuto di un cane molecolare dei carabinieri, che di un escavatore proprio davanti alla casa di Samira e del marito Mohamed. Mezzo che ha rivoltato in parte l'argine del piccolo canale di fronte all'abitazione, che è stata nuovamente setacciata dagli uomini dell'Arma.
I campi attorno alla proprietà sono stati ancora una volta perlustrati palmo a palmo, così come gli argini del vicino Gorzone. I sommozzatori avrebbero dovuto scandagliare anche il fondale del fiume, ma le acque in questi giorni di maltempo sono troppo agitate e l'operazione è stata rinviata.
Oltre venti volontari della Protezione Civile, sei vigili del fuoco e una dozzina di carabinieri stanno cercando senza sosta qualsiasi elemento utile alle indagini. Non sono mancati ritrovamenti che hanno colpito chi assisteva alle operatori: un paio di guanti in lattice e un sacco di plastica nero recuperati in un campo sul retro della casa, ma per gli inquirenti si tratta di un elemento non utile alle indagini.
Gli investigatori stanno cercando di andare a fondo sulla questione del colloquio di lavoro che la donna avrebbe avuto la mattina della scomparsa. Il marito assicura di non sapere dove fosse diretta e, al momento, non è ancora stato confermato che Samira avesse davvero un appuntamento per una nuova occupazione come badante o lavapiatti in una famiglia o ristorante di Solesino.
Marina Lucchin
