Riaperto il centro sociale degli anziani

Martedì 19 Settembre 2017
(L.M.) Riaperto ieri mattina il centro sociale di via Coletti 1 al Portello. A riconsegnarlo nella mani dell'associazione che lo gestisce da tempo, gli assessori Francesca Benciolini e Marta Nalin alla presenza di Antonio Barchesi, presidente Auser. Il circolo era stata chiuso il 31 agosto per poter espletare le pratiche burocratiche del passaggio dall'affiliazione alle Acli, terminata ufficialmente a giugno ma prorogata a fine agosto, a quello con l'Auser. Una chiusura che aveva creato forte preoccupazione tra i tanti che lo frequentano timorosi che potesse trattarsi di uno stop definitivo. «Come promesso riapriamo il centro del quale abbiamo rivisto il modo di lavorare - esordisce Benciolini - Ringraziamo le Acli che hanno permesso l'apertura in un momento cruciale per i frequentatori come quello estivo, e l'Auser al quale è ora affidato, grazie ad un percorso molto partecipativo».
L'assessore sottolinea che la riapertura pone obbiettivi chiari che saranno verificati a dicembre: in primis il rientro nei parametri stabiliti della contabilità del circolo e l'organizzazione di corsi. «Puntiamo a una progettualità condivisa affinchè lo spazio non sia solo per i soci ma per tutto il quartiere - chiude Benciolini -, miriamo a quel decentramento che non c'è stato, per questioni di pensiero politico, con la precedente amministrazione». «Il nostro progetto è di riportare i cittadini e le cittadine a fare comunità - aggiunge Nalin -, la nostra amministrazione punta ad un circolo in grado di dialogare con altre realtà per ricostruire una rete che coinvolga tutti». Barchesi sottolinea l'impegno anche degli altri circoli Auser che aiuteranno il centro del Portello in particolare nelle questioni amministrative ma non solo: «Abbiamo previsto una serie di incontri che si terranno entro l'anno su diversi temi, nonché un corso di pittura e uno di ceramica. Il centro deve diventare punto di incontro per cittadini di tutte le età, ci occuperemo anche di contattare gli anziani soli capendo le loro esigenze, per creare un vero polo di aggregazione sociale. Si parte da una situazione difficile ma vogliamo portare il centro al livello degli altri».

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