In un recente intervento su corrierecomunicazione.it, il quotidiano online dell'economia digitale, Gianni Potti, presidente CNCT Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, è intervenuto plaudendo gli incentivi e gli sgravi fiscali alle imprese per il super ammortamento digitale (oltre un miliardo previsto sui 10 miliardi di flessibilità che il governo stra trattando con la UE), ma anche avvertendo sulla necessità di "tempi brevi".
«Sono preoccupato - ha detto - per la tempistica e le modalità dei decreti della legge di stabilità che dovrebbe essere il contenitore di queste risorse. Non dimentichiamo che, da oltre un anno, stiamo aspettando i voucher per le imprese da destinare a progetti digitali nelle Regioni. Stabilito che abbiamo già 3-5 anni di ritardo rispetto alle nazioni europee più evolute sul tema della digital transformation nell'industria, rischiamo di perdere ulteriori opportunità: bisogna fare presto».
Le richieste degli industriali sono chiare: connettività, fibra nei distretti industriali e wi-fi libero ovunque. «Il piano nazionale per la banda ultralarga - dice Potti - va nella giusta direzione. Meno coraggio sul fronte wi-fi, che in Italia resta ancora “vittima” della legge Pisanu. Ma non è certo rendendo più difficile l'accesso a Internet in mobilità che si combatte il terrorismo. Industria 4.0 è un'occasione per rilanciare politiche di sistema che puntino al mercato e difendano le Pmi in un quadro che, altrimenti, rischia di fagocitare tutto: prima le imprese e poi il Pil».
«Sono preoccupato - ha detto - per la tempistica e le modalità dei decreti della legge di stabilità che dovrebbe essere il contenitore di queste risorse. Non dimentichiamo che, da oltre un anno, stiamo aspettando i voucher per le imprese da destinare a progetti digitali nelle Regioni. Stabilito che abbiamo già 3-5 anni di ritardo rispetto alle nazioni europee più evolute sul tema della digital transformation nell'industria, rischiamo di perdere ulteriori opportunità: bisogna fare presto».
Le richieste degli industriali sono chiare: connettività, fibra nei distretti industriali e wi-fi libero ovunque. «Il piano nazionale per la banda ultralarga - dice Potti - va nella giusta direzione. Meno coraggio sul fronte wi-fi, che in Italia resta ancora “vittima” della legge Pisanu. Ma non è certo rendendo più difficile l'accesso a Internet in mobilità che si combatte il terrorismo. Industria 4.0 è un'occasione per rilanciare politiche di sistema che puntino al mercato e difendano le Pmi in un quadro che, altrimenti, rischia di fagocitare tutto: prima le imprese e poi il Pil».
