Pfas, alleanza dei sindaci per l'ambiente

Giovedì 23 Marzo 2017
Pfas, alleanza dei sindaci per l'ambiente
La situazione è sotto controllo, ma è necessaria un'azione importante per salvaguardare un'enorme fetta del territorio padovano: la Bassa Padovana si coalizza per chiedere un intervento immediato che metta in sicurezza dai Pfas la fascia a sud del capoluogo provinciale. Lo pretendono i sindaci dei Comuni della zona, che nei giorni scorsi hanno partecipato alla riunione del tavolo ambientale territoriale di Este dedicata alle sostanze perfluoroalchiliche. Alla riunione sono intervenuti anche i rappresentanti delle associazioni di categoria, associazioni ambientaliste, il Genio civile, il Centro veneto servizi, il Dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria Euganea e l'Arpav. Migliaia di riscontri analitici e il biomonitoraggio eseguito da Arpav sin dal 2013 hanno reso necessarie azioni concrete, come la messa in opera di filtri alle fonti idropotabili, la chiusura di pozzi privati, l'installazione di punti di approvvigionamento permanenti di acqua potabile, esecuzione di ricerche per affinare le tecnologie di filtrazione. «L'inquinamento da Pfas è un delitto contro l'ambiente e il territorio afferma il sindaco di Este, Roberta Gallana - la situazione è controllata, le indagini evidenziano che nel nostro territorio è presente la contaminazione da Pfas nel montagnanese». A essere interessata è per ora la falda, assieme al Fratta-Gorzone, dato che l'acqua potabile viene analizzata costantemente e sono regolarmente sostituiti i filtri nelle linee idropotabili. «Ma non dobbiamo abbassare la guardia avverte Gallana - per questo ad Este abbiamo avviato un censimento puntuale dei pozzi per aggiornare la mappatura delle fonti idriche e verificarne lo stato di salute. Il Comune si farà carico di effettuare delle analisi a campione». «La discussione al Tat ha permesso di individuare soluzioni percorribili per salvaguardare la salute dei nostri cittadini le fa eco il sindaco di Montagnana, Loredana Borghesan - sono state proposte delle soluzioni progettuali percorribili da parte di organi tecnici superiori». Il Comune di Montagnana ha infatti richiesto l'estensione della condotta idrica che collega Monselice a Ponso almeno fino alla cittadina murata. «Per quel che riguarda la parte irrigua serve la realizzazione di una condotta che corra in parallelo al Fiume Fratta prelevando acqua dell'Adige, soluzione proposta dal Consorzio di Bonifica continua Borghesan - adesso il mio appello è quello di fare presto».

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