Per non dimenticare e per ridare voce alla spiritualità dei sette monaci martiri

Venerdì 3 Giugno 2016
Per non dimenticare e per ridare voce alla spiritualità dei sette monaci martiri a Tibhirine a vent'anni dalla loro uccisione: il 21 maggio 1996, in Algeria. Con questo spirito la Pastorale dell'Ecumenismo e Dialogo della Diocesi di Padova promuove la serata "Aime jusqu'au bout du feu Cristophe de l'Atlas. Il libro dell'anima" che si terrà a partire dalle 20.45 nella cripta della basilica di Santa Giustina a Padova: un modo per onorare la figura di questi uomini che hanno dato la vita per costruire un ponte di dialogo con i musulmani del luogo.
Una serata di ascolto e meditazione, nella forma del dramma sacro, in cui i testi delle poesie di Christophe Lebreton sono state ricomposte dal poeta Giovanni Costantini. Le poesie di padre Christophe sono tratte dal testo nel quale Frère Didier dell'abbazia di Tamiè (uno dei due sopravvissuti) ha raccolto una serie di liriche selezionate all'interno della produzione mistica di Christophe Lebreton.
La rappresentazione vede voci recitanti alcuni monaci benedettini di Santa Giustina, Eddy Manfroi e Sara Melchiori. Le parole si intrecciano con il canto e la musica: il gregoriano cantato dai monaci benedettini diretti da padre Filippo Resta, l'interpretazione canora di alcune poesie da parte del soprano Cristina Mantese; le note del violoncello suonato del maestro Gianni Chiampan e del violino di Giovanni Zordan, con delle intersezioni proposte dal flauto bansuri di Angelo Sorato. La regia è di Cristina Antonini.

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