Palazzo Moroni rivuole i 10 milioni "tagliati"

Mercoledì 29 Giugno 2016
(M.G.) La Consulta ha stroncato Monti. Erano illegittimi i tagli imposti ai comuni. Il 6 giugno con una sentenza della Corte Costituzionale sono stati dichiarati illegittimi i 2,25 miliardi di tagli imposti con la spending review. E ora Palazzo Moroni passa alla cassa con l'aiuto del professor Antonini: «La Corte costituzionale ha dichiarato illegittimo, con pronunciamento del 6 giugno 2016, un taglio fatto dal Governo nel 2013, in base al criterio dei dati Siope. Un criterio che penalizza i comuni virtuosi, ovvero quelli che pagano i fornitori in fretta, hanno pochi dipendenti ed erogano molti servizi. Questo comporta che il taglio operato nei confronti dei comuni italiani, per un totale di 2 miliardi di euro, deve essere annullato e la somma restituita. Il Comune di Padova, con il sindaco Massimo Bitonci, ha deciso di presentare l'istanza al ministero Economia per ottenere il diritto al rimborso della quota di 10 milioni, perché la sentenza della Corte Costituzionale ha efficacia retroattiva».
E il sindaco. «Chiederò che sia una battaglia che non debba fare solo il Comune di Padova ma anche tutti i comuni del Veneto. Una battaglia di giustizia e di autonomia. Grazie ad Antonini che ci sta supportando in base alla sentenza della Corte».
Il Comune ha subito per effetto di questi tagli una decurtazione nel 2013 di 10 milioni 740mila 886 euro. Il criterio scelto per i tagli lineari ovvero le spese per i consumi intermedi secondo la Corte prevede anche le spese per i servizi ai cittadini, dunque chi ha speso di più si è visto penalizzato maggiormente. Criterio ingiusto.

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