«Nuovo ospedale? No, verranno spesi 240 milioni di euro per le strutture esistenti»

Domenica 28 Agosto 2016
«Il nuovo ospedale? Non si farà mai. In prima istanza manca qualsiasi tipo di progetto. In seconda battuta, in sette anni la Regione ha stanziato 240 milioni di euro per i presidi sanitari presenti in città. Chi vuole costruire una struttura ex-novo, non fa investimenti di questo tipo su ciò che già esiste». A tornare alla carica contro il polo ospedaliero che dovrebbe essere realizzato a San Lazzaro è il parlamentare del Partito democratico Alessandro Naccarato. «Mi pare del tutto evidente che, nonostante i continui annunci di Bitonci, la giunta Zaia abbia già deciso di non realizzare il progetto - scandisce l'esponente Dem - diversamente non si spiegherebbero i 240 milioni e 800 mila euro stanziati dalla Regione nel periodo 2011-2018». Di questi, 154 milioni 483 mila euro andranno all'Azienda ospedaliera e 86 milioni 323 mila all'Ulss 16, quindi per interventi al Sant'Antonio, ai complessi di via Dei Colli e via Scrovegni e ai vari distretti. «E non stiamo parlando di semplici manutenzioni - rincara la dose Naccarato - ma anche di strutture realizzate ex novo. Pensiamo, per esempio, al progetto della nuova Pediatria». «Mi pare chiaro che Zaia di costruire un nuovo ospedale nella nostra città non abbia alcuna intenzione - conclude - A fronte di questo, appare chiaro che l'operazione di San Lazzaro abbia un'unica finalità: fare gli interessi dei poteri forti e delle banche». Ad andare all'attacco ieri è stato anche il capogruppo del Pd a palazzo Moroni Umberto Zampieri. «Questi dati non fanno altro che confermare le nostre perplessità su questa operazione. Tra l'altro il progetto originale prevedeva anche l'arrivo del tram a Padova est, una prospettiva di cui si è persa ogni traccia. Anche per questo, il mio gruppo, in consiglio comunale voterà contro l'accordo di programma» scandisce Zampieri. Venerdì scorso però il sindaco Bitonci ha detto chiaramente che, chi vota contro, si contrappone anche all'Università che è favorevole al progetto. «Non è un nostro problema - conclude il capogruppo Dem - l'Ateneo non si occupa di urbanistica, noi si. Per questo non possiamo che essere contrari».

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