LA FAMIGLIA
STANGHELLA «Sapete qualcosa su mia nipote?». La signora

Giovedì 19 Dicembre 2019
LA FAMIGLIA STANGHELLA «Sapete qualcosa su mia nipote?». La signora
LA FAMIGLIA
STANGHELLA «Sapete qualcosa su mia nipote?». La signora Hannah risponde al telefono dalla sua casa vicentina sull'altopiano di Asiago e va dritta al dunque. «Vivo aspettando notizie, so che non ci sono ancora tracce ma non riesco a spiegarmi come sia possibile che ora il marito abbia ritrovato un braccialetto. Perché proprio oggi?». Hannah è la zia di Samira, parla italiano a fatica e pesa ogni frase che dice. Nella sua testimonianza ci sono almeno due concetti importanti. Il primo: «Io a questo punto non credo più al marito Mohamed». Il secondo: «Samira parlava sempre con la madre, che vive in Marocco. A lei diceva tutto. So che le raccontava anche delle scenate di gelosia del marito. Il loro non era un rapporto normale».
LA FOTOGRAFIA
L'ultimo contatto con Samira è stato proprio la mattina della scomparsa: «Aveva mandato una foto in cui si vedeva la loro figlioletta che pregava» racconta, senza darsi pace. «Non so davvero cosa dire e cosa pensare. Inizialmente ho temuto un incidente, ma ora se mi chiedete se potrebbe esser stato Mohamed io non so propria cosa rispondere». Segue un lungo sospiro.
Hannah, quarantaquattro anni, vive ad Asiago e lavora come badante nel vicino comune di Lusiana. Tre volte alla settimana scende a Stanghella per prendersi cura della nipotina. Intanto aspetta che la sorella arrivi in Italia.
L'ATTESA
La madre di Samira è infatti attesa a Stanghella tra pochi giorni. Avrebbe voluto già essere in Veneto, ma essendo extracomunitaria ha dovuto seguire una lunga e complessa trafila burocratica per ottenere il visto e partire. È previsto che una volta atterrata in Italia resti a Stanghella per passare più tempo possibile con la nipotina.
LA TESTIMONIANZA
In attesa di confrontarsi di persona con Mohamed e con i carabinieri, la donna nei giorni scorsi ha deciso di parlare tramite videochiamata con la trasmissione Rai Storie italiane, condotta dalla padovana Eleonora Daniele. La donna con l'aiuto di un'interprete ha fatto emergere nuovi interessanti particolari della vita di coppia tra Mohamed e Samira. «Mia figlia mi raccontava diverse cose e io sapevo che lui e lei litigavano. Lui era tanto geloso e, proprio per gelosia, la seguiva sempre. Stava attento anche al modo in cui lei si vestiva. Samira mi raccontava sempre di questi fatti».
Emerge anche il ritratto di due famiglie profondamente divise. «Lui - dice ancora la madre di Samira - non si fidava nemmeno dei suoi familiari in Marocco. Quando sono venuti assieme in Marocco, lei voleva uscire e andare a trovare i parenti ma lui le diceva di non andare perché non si fidava. Stavano sempre litigando: una volta lui si è arrabbiato perché lei voleva andare a trovare persone che non vedeva da tempo e ha perfino spaccato il telefono. Quel telefono rotto ce l'abbiamo ancora qua e lo mostreremo».
La madre spiega che «i problemi sono iniziati in maniera forte un anno fa» e racconta un altro episodio: «Da quanto mi ha raccontato Samira, lui una volta le aveva messo delle gocce per dormire nel the. Quelle gocce sarebbero servite a controllarle il telefono e a fare tutto quello che voleva. Invece per sbaglio quel bicchiere è stato bevuto dalla bambina che poi aveva dovuto farsi ricoverare in ospedale». Una circostanza che andrà verificata dagli investigatori.
Il marito aveva spiegato che la mattina della scomparsa Samira, dopo aver portato la bimba all'asilo, avrebbe dovuto sostenere un colloquio di lavoro. «Ma noi non ne sapevamo niente» assicurano la mamma e la cugina. L'ennesimo mistero di questa storia.
G.Pip.
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Ultimo aggiornamento: 10 Gennaio, 15:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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