Il Comune blocca l'ampliamento di Y-40 e Boaretto ricorre al Tar

Giovedì 5 Agosto 2021
Il Comune blocca l'ampliamento di Y-40 e Boaretto ricorre al Tar
MONTEGROTTO
Un piano di riconversione urbanistica bocciato dal Comune, un ricorso al Tar e un investimento di dieci milioni di euro che rischia di andare in fumo. Questa la vicenda che vede contrapposti il sindaco Riccardo Mortandello e l'albergatore Emanuele Boaretto. Al centro della diatriba, dei capannoni della società Trachite Euganea Srl che l'imprenditore, titolare del vicino hotel Millepini e firmatario del progetto, intende acquistare per costruire al loro posto una struttura a supporto della sua piscina Y-40. Ma che adesso potrebbe fare dietrofront. L'amministrazione punta infatti a un accordo pubblico-privato che preveda il versamento degli oneri di urbanizzazione. Soluzione respinta da Boaretto e dal titolare della Trachite Srl Fabio Licenza, che si è rivolto alla giustizia amministrativa. «Più di un anno fa abbiamo ricevuto la proposta da Licenza, proprietario degli immobili a servizio della sua cava di trachite dichiara Mortandello - in cui si chiedeva di edificare nell'area un parco acquatico e altri impianti ricettivi. I richiedenti hanno portato avanti la pratica attraverso lo sportello delle attività produttive. Noi siamo favorevoli a iniziative che sviluppino il turismo. Però il procedimento corretto è l'accordo pubblico-privato. Vanno poi valutati tutti gli aspetti paesaggistici e ambientali. Dovrà inoltre essere riconosciuto un beneficio pubblico».
Ma Boaretto non ci sta. «Altro che un anno fa ribatte - abbiaMo presentato la richiesta il 29 marzo 2019 e la risposta è arrivata il 15 luglio scorso: oltre ottocento giorni di attesa. Inoltre, il progetto non prevede alcun parco acquatico, ma strutture a supporto della piscina più profonda del mondo». Però l'aspetto più grave, a giudizio dell'imprenditore, è un altro: «E' stato già acquisito il parere favorevole del Parco Colli, della Soprintendenza e della Comunità del Parco che riunisce tutti i sindaci, Mortandello compreso». Boaretto rivela poi di avere già firmato un preliminare con il proprietario della cava, subordinato però a una clausola: il recesso dall'acquisto in caso di parere negativo del Comune. «Se il Tar rigetta il ricorso - annuncia - io mi tiro indietro. E' assurdo che ora Mortandello sbandieri a destra e a manca la necessità, per ogni piano di rilancio, di partenariati pubblico-privati. Un accordo del genere comporterebbe per noi l'esborso di ulteriori oneri, quando già Y-40 ha dimostrato di essere una ricchezza per il territorio. Chi ha voglia di investire dovrebbe essere premiato».
Eugenio Garzotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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