Ci sono l'aneto, il dragoncello, il levistico, ma anche le più conosciute rosmarino, salvia, maggiorana, prezzemolo, erba cipollina. Sono solo alcune delle decine di varietà di piante aromatiche protagoniste nei giorni scorsi al Flormart di Padova Fiere. In collaborazione con Coldiretti Padova è finita sotto i riflettori una vivace aziende di Montagnana, la “Fresco Aroma” di Federico Bonato, specializzata appunto nella produzione di piante aromatiche e officinali. Da più di un decennio “Fresco Aroma” è la più importante realtà imprenditoriale del Veneto per la coltivazione, la produzione e la distribuzione di oltre 100 varietà di piante aromatiche per uso culinario e decorativo. Venti di queste hanno ottenuto la certificazione del prestigioso ente Global Gap (Good Agricultural Practices) che garantisce la qualità e la sostenibilità nel tempo attraverso le buone pratiche di lavorazione agricola. Tutte le piante sono coltivate in ecosistemi ottimali per renderle resistenti, forti e coriacee, alle condizioni ambientali locali. Un prodotto di alta qualità, quindi, che mantiene le sue caratteristiche nel tempo per dare sapore alle pietanze, ma non solo.
Per valorizzare questo settore in crescita Coldiretti Padova ha colto l'occasione del Flormart per promuovere il “gemellaggio” con i giovani agricoltori impegnati nell'innovazione e nella qualità dei prodotti locali. Accanto a “Fresco Aroma” ecco dunque l'olio extravergine d'oliva di “Evo del Borgo”, giovane azienda di Arquà Petrarca che si sta facendo conoscere appunto per la particolarità del suo olio, e il pane nero d'Abano ottenuto da un grano antico, il timilius, riscoperto e coltivato dal giovane imprenditore Alberto Zambon.
Per valorizzare questo settore in crescita Coldiretti Padova ha colto l'occasione del Flormart per promuovere il “gemellaggio” con i giovani agricoltori impegnati nell'innovazione e nella qualità dei prodotti locali. Accanto a “Fresco Aroma” ecco dunque l'olio extravergine d'oliva di “Evo del Borgo”, giovane azienda di Arquà Petrarca che si sta facendo conoscere appunto per la particolarità del suo olio, e il pane nero d'Abano ottenuto da un grano antico, il timilius, riscoperto e coltivato dal giovane imprenditore Alberto Zambon.
