ECONOMIA
PADOVA Da nemico giurato a risorsa preziosa. Così si trasforma la grande distribuzione per i piccoli produttori veneti. Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar, ha siglato il protocollo della Regione che ha come obiettivo la valorizzazione dei prodotti locali tipici.
LA DECISIONE
Si tratta di un accordo che permetterà ad Aspiag di stipulare con i produttori contratti di medio e lungo termine con l'impegno di promuovere i loro prodotti su tutto il territorio nazionale e all'estero. «Abbiamo aderito al protocollo di filiera con grande entusiasmo ha detto Harald Antley, amministratore delegato di Aspiag In questo modo andiamo a rinforzare i produttori veneti e speriamo così di aiutarli anche nella ripresa dopo i problemi causati dalla pandemia. Con questo protocollo garantiremo una distribuzione ampia e capillare a prodotti di nicchia che sono un orgoglio della terra veneta e hanno bisogno di un'efficace cassa di risonanza per essere conosciuti anche al di fuori del territorio. Da anni investiamo sul territorio, è nel nostro dna».
Sul palcoscenico saliranno quindi il radicchio di Treviso, di Castelfranco, Chioggia e quello veronese, l'asparago bianco di Bassano, il formaggio Angelico, l'Asiago fresco e mezzano ma anche il monte veronese, la Casatella trevigiana e il Piave, tutto dop. Bene in vista nei supermercati Despar con un marchio speciale, sul quale ci sarà il leone di San Marco, a conferma della partecipazione al progetto della Regione. «Questo protocollo permetterà di coniugare i piccoli produttori con la grande distribuzione dando anche una sicurezza ai primi con contratti di medio e lungo termine ha spiegato Giuseppe Pan, assessore regionale all'Agricoltura Non saranno più alla mercé delle oscillazioni del mercato. Fra tutte le regioni italiane, il Veneto ha il primato con il 91 certificazioni, tra dop, igp e stg. Il comparto vini con 52 prodotti registrati ci colloca al primo posto in assoluto per valore alla produzione del vino non ancora imbottigliato con un fatturato di 1,3 miliardi di euro».
L'OBIETTIVO
La speranza è che il settore si riprenda. «Sostenere i prodotti tipici locali è una scelta strategica, specie in questa fase di incertezza e debolezza dei consumi a seguito dell'emergenza Covid ha sottolineato Giovanni Taliana, presidente del gruppo alimentare di Assindustria Venetocentro Da parte nostra siamo pronti a lavorare per allargare questo patto, coinvolgendo altri gruppi della grande distribuzione, a beneficio della ripartenza dei produttori del nostro territorio, della tenuta dell'occupazione, della tutela della qualità».
Ma sul tavolo non c'è solo il protocollo. Aspiag si sta espandendo in Veneto ed è quasi ultimato il centro logistico di Monselice per i freschi. Grande 320 mila metri quadrati, conterà fino a 400 dipendenti. «Il reparto salumi è già attivo, stiamo già procedendo alle consegne ha confermato l'ad Antley Tra un paio di mesi saremo pronti anche con ortofrutta e formaggi: abbiamo avuto qualche ritardo a causa del Covid perché alcune imprese non potevano lavorare. Puntiamo a portare 13 milioni di prodotti veneti all'estero, in Austria, Croazia, Slovenia e Ungheria. Il centro è in una posizione strategica perché ci permetterà di consegnare i prodotti in tutto il Nordest». Il centro logistico di Mestrino non verrà dismesso, come si temeva, perché lì vengono gestiti tutt'altro tipo di prodotti perciò continuerà a lavorare. In più, è pronto il piano di Aspiag per raddoppiare il casello autostradale di Monselice in modo da aumentarne la portata e smaltire il traffico. «Spenderemo fino a 12 milioni e mezzo ha riferito Antley Noi siamo pronti per partire, aspettiamo solo il via per i lavori. Sarà un investimento non solo per il nostro centro logistico ma per tutti i cittadini della provincia».
Silvia Moranduzzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA Da nemico giurato a risorsa preziosa. Così si trasforma la grande distribuzione per i piccoli produttori veneti. Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar, ha siglato il protocollo della Regione che ha come obiettivo la valorizzazione dei prodotti locali tipici.
LA DECISIONE
Si tratta di un accordo che permetterà ad Aspiag di stipulare con i produttori contratti di medio e lungo termine con l'impegno di promuovere i loro prodotti su tutto il territorio nazionale e all'estero. «Abbiamo aderito al protocollo di filiera con grande entusiasmo ha detto Harald Antley, amministratore delegato di Aspiag In questo modo andiamo a rinforzare i produttori veneti e speriamo così di aiutarli anche nella ripresa dopo i problemi causati dalla pandemia. Con questo protocollo garantiremo una distribuzione ampia e capillare a prodotti di nicchia che sono un orgoglio della terra veneta e hanno bisogno di un'efficace cassa di risonanza per essere conosciuti anche al di fuori del territorio. Da anni investiamo sul territorio, è nel nostro dna».
Sul palcoscenico saliranno quindi il radicchio di Treviso, di Castelfranco, Chioggia e quello veronese, l'asparago bianco di Bassano, il formaggio Angelico, l'Asiago fresco e mezzano ma anche il monte veronese, la Casatella trevigiana e il Piave, tutto dop. Bene in vista nei supermercati Despar con un marchio speciale, sul quale ci sarà il leone di San Marco, a conferma della partecipazione al progetto della Regione. «Questo protocollo permetterà di coniugare i piccoli produttori con la grande distribuzione dando anche una sicurezza ai primi con contratti di medio e lungo termine ha spiegato Giuseppe Pan, assessore regionale all'Agricoltura Non saranno più alla mercé delle oscillazioni del mercato. Fra tutte le regioni italiane, il Veneto ha il primato con il 91 certificazioni, tra dop, igp e stg. Il comparto vini con 52 prodotti registrati ci colloca al primo posto in assoluto per valore alla produzione del vino non ancora imbottigliato con un fatturato di 1,3 miliardi di euro».
L'OBIETTIVO
La speranza è che il settore si riprenda. «Sostenere i prodotti tipici locali è una scelta strategica, specie in questa fase di incertezza e debolezza dei consumi a seguito dell'emergenza Covid ha sottolineato Giovanni Taliana, presidente del gruppo alimentare di Assindustria Venetocentro Da parte nostra siamo pronti a lavorare per allargare questo patto, coinvolgendo altri gruppi della grande distribuzione, a beneficio della ripartenza dei produttori del nostro territorio, della tenuta dell'occupazione, della tutela della qualità».
Ma sul tavolo non c'è solo il protocollo. Aspiag si sta espandendo in Veneto ed è quasi ultimato il centro logistico di Monselice per i freschi. Grande 320 mila metri quadrati, conterà fino a 400 dipendenti. «Il reparto salumi è già attivo, stiamo già procedendo alle consegne ha confermato l'ad Antley Tra un paio di mesi saremo pronti anche con ortofrutta e formaggi: abbiamo avuto qualche ritardo a causa del Covid perché alcune imprese non potevano lavorare. Puntiamo a portare 13 milioni di prodotti veneti all'estero, in Austria, Croazia, Slovenia e Ungheria. Il centro è in una posizione strategica perché ci permetterà di consegnare i prodotti in tutto il Nordest». Il centro logistico di Mestrino non verrà dismesso, come si temeva, perché lì vengono gestiti tutt'altro tipo di prodotti perciò continuerà a lavorare. In più, è pronto il piano di Aspiag per raddoppiare il casello autostradale di Monselice in modo da aumentarne la portata e smaltire il traffico. «Spenderemo fino a 12 milioni e mezzo ha riferito Antley Noi siamo pronti per partire, aspettiamo solo il via per i lavori. Sarà un investimento non solo per il nostro centro logistico ma per tutti i cittadini della provincia».
Silvia Moranduzzo
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